Tentativa de agotar Palermo
- Postato il 13 aprile 2025
- Mostre
- Di Paese Italia Press
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di Maria Sole Stancampiano
Palermo esaurita. Nella chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani alla Vucciria, sede dell’instituto Cervantes di Palermo, è stata inaugurata la mostra pittorica esito di una residenza artistica nel capoluogo dell’artista andaluso Fernando Clemente Jerez de la Frontera, 1975, alla presenza di Carlos Tercero consigliere culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia e del direttore del Cervantes siciliano Juan Carlos Reche.
La mostra dal titolo Tentativa de agotar Palermo realizzata in collaborazione con il Comune di Siviglia, l’Ambasciata di Spagna in Italia e l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Sarà visitabile fino al 29 maggio 2025.


Questa iniziativa inaugura un programma ben più ampio che prevede una serie di residenze artistiche, con l’intento di realizzare mostre ed eventi culturali che promuovano l’incontro delle due culture: quella ispanica e quella siciliana, nell’ambito del Programma Spagna-Sicilia. Carlos Terceros spiega “L’obbiettivo dell’ufficio culturale dell’ambasciata e dell’instituto Cervantes è quello di mettere gli artisti contemporanei spagnoli nella realtà palermitana, promuovere una serie di incontri in piccolo quello che già avviene presso l’Accademia di Spagna a Roma in grande formato. Dall’incontro con una realtà culturale sociale diversa ma molto legata alla Spagna, trovare un percorso per gli artisti che possa dare una spinta alla loro carriera con l’incontro con la realtà palermitana che è così vicina alla Spagna.”

Inoltre Juan Carlos Reche, direttore dell’Instituto Cervantes Palermo dichiara “Siamo orgogliosi di aver portato a Palermo uno dei migliori pittori della sua generazione. Nella sua produzione emerge una sensibilità straordinaria nel cogliere e reinterpretare i dettagli della realtà in cui opera. La città di Palermo, con tutte le sue bellezze e particolarità, non poteva che offrire profonde suggestioni, riportate dall’artista in questa serie inedita di opere che esponiamo nella nostra sede, la Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani, nel cuore della Vucciria”.


Nella mostra Tentativa de agotar Palermo, l’astratto convive con il geometrico e le strade del centro di Palermo fanno eco alla musica jazz, si ispira alla poetica di Georges Perec, scrittore francese, con un particolare riferimento al libro Tentativo di esaurimento di un luogo parigino, pubblicato per la prima volta nel 1975, anno di nascita dello stesso Fernando Clemente. Nel suo libro Perec descrive tutte le piccole cose e gli eventi quotidiani che riesce a vedere durante tre giorni di permanenza nella Place Saint-Sulpice, situata nel VI Arrondissement di Parigi, descrivendo gli aspetti più evidenti, come i caffè, il municipio o la chiesa, ma anche i più insignificanti, solitamente trascurati da tutti. Clemente, riprendendo la dinamica di Perec, afferma “ho osservato con occhi più che attenti la Palermo di oggi, registrando le impressioni suggerite dalle passeggiate, dagli scorci architettonici, dai graffiti, dalla tovaglia di un ristorante, da una grata, da dei dettagli ornamentali e, non ultimi, dai palermitani stessi, producendo decine di opere, tra disegni e pitture su carta, e sperimentando una nuova tecnica con pennarello a inchiostro solido.


La mostra conta anche due opere site specific un grande intervento, un cuervo encorvado, su un altare laterale, e una singolare cartografia dei giri compiuti dall’artista durante la sua visita, come opera principale. In Tentativa de agotar Palermo, dove convivono integrandosi l’elemento astratto e quello geometrico, gli echi delle strade del centro di Palermo con la musica jazz, si riscontra un’ulteriore peculiarità rappresentata da opere prodotte con quella che Clemente definisce “pittura persuasiva”, da cui il titolo del suo ultimo catalogo, Ayuntamiento de Sevilla, 2021.


Questo tipo di tecnica, scandita dall’influenza della musica jazz, suggerisce allo spettatore una lettura più profonda e sentimentale della realtà. Fernando Clemente è nato a Jerez de la Frontera nel 1975 e si è laureato in Belle Arti all’Università di Siviglia, città in cui lavora e dove ha fatto parte del collettivo Richard Channin Foundation, insieme a Miki Leal e Juan del Junco, precursore dell’arte relazionale in Spagna e protagonista della mostra al Centro Andaluz de Arte Contemporáneo, curata da Sema D’Acosta nel 2019. Le sue opere sono state presentate in esposizioni e mostre internazionali quali ARCOmadrid, Born in the Seventies, patrocinata dall’Ambasciata di Spagna in Turchia nell’ambito di Contemporary Istanbul (2024) e Geométrico Trip South di Roma (2018). Alcune opere fanno parte di collezioni presenti in Spagna e a Miami.
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