Tecnologie e terapie innovative, la cura dei tumori diventa "personalizzata"

  • Postato il 16 ottobre 2024
  • Di Agi.it
  • 1 Visualizzazioni
Tecnologie e terapie innovative, la cura dei tumori diventa "personalizzata"

AGI - Cambia l'approccio alle terapie al centro Humanitas San Pio X di Milano dove i percorsi diagnostici e terapeutici sono personalizzati e accompagnati da team multidisciplinari specializzati, tecnologie all'avanguardia, accesso a protocolli di Ricerca clinica con farmaci innovativi. Il Centro di Ginecologia Oncologica di Humanitas San Pio X nasce dall'integrazione delle competenze specialistiche del team della prof.ssa Domenica Lorusso, Direttrice del Centro, Professore Ordinario di Ginecologia e Ostetricia di Humanitas University e Responsabile dell'Unità Operativa di Ginecologia Oncologica di Humanitas San Pio X, e della squadra del dott. Fabio Martinelli, Responsabile dell'Unità Operativa di Ginecologia Oncologica Chirurgica. 

 

Obiettivo del Centro è garantire multidisciplinarietà, trattamenti chirurgici - con interventi che spaziano dalla chirurgia radicale multiorgano alla chirurgia mini invasiva -, terapie con farmaci innovativi, preservazione della fertilità e accesso a protocolli di ricerca clinica alle donne con diagnosi o sospetto diagnostico di tumore ginecologico: tumore dell'utero, dell'endometrio, della cervice uterina, delle ovaie, della vulva, della vagina, i tumori della placenta come la malattia trofoblastica gestazionale, di lesioni pre-cancerose ad esempio HPV correlate, e con familiarità oncologica, come BRCA e sindrome di Lynch. Grande spazio oggi è dato ai trattamenti conservativi: fino a pochi anni fa il binomio diagnosi di tumore e preservazione della fertilità era impensabile. Oggi, per alcune casistiche specifiche e in centri di riferimento, è possibile supportare un percorso verso la maternità anche per le donne con diagnosi di tumori ginecologici. 


“Si tratta di malattie relativamente meno frequenti - spiega la prof.ssa Lorusso - che però, secondo i dati AIOM-AIRTUM 2023, possono abbracciare tutte le fasce di età e comparire in donne giovani, come nel caso del tumore della cervice uterina, e in età della menopausa, come i tumori dell'utero e i tumori dell'ovaio. Anche in virtù della loro rarità, sono malattie più complesse da curare. La Ricerca, come la diagnosi precoce, sono la speranza per il futuro: grazie alla prima, migliorano le nostre capacità di affrontare queste malattie calibrando le terapie disponibili sulla base delle specificità di ogni donna, aumentando la sopravvivenza anche grazie a nuovi farmaci. Con la diagnosi precoce, possiamo garantire interventi tempestivi”. 

 


Multidisciplinarietà e personalizzazione del percorso di cura sono momenti chiave della presa in carico della paziente oncologica del Centro dove ogni caso viene discusso e valutato dall'equipe multidisciplinare (ginecologi, ginecologi oncologi e chirurghi ginecologi, oncologi medici, radiologi, radioterapisti, anatomopatologi, medici di medicina nucleare, chirurghi generali, biologi molecolari, medici della riproduzione e onco fertilità, psico oncologi, terapisti del dolore e delle terapie palliative), tenendo conto delle esigenze della donna, anche in termini di preservazione della fertilità, insieme alle caratteristiche biologiche, molecolari e cliniche del tumore diagnosticato. Nell'ambito della presa in carico e valutazione multidisciplinare della paziente è possibile ricevere una consulenza multidisciplinare per prevenire l'infertilità e mantenere la possibilità di ottenere una gravidanza, anche attraverso crioconservazione delle cellule riproduttive femminili (ovociti).


“Nel trattamento dei tumori ginecologici, la chirurgia ha una triplice funzione di diagnosi, di stadiazione della malattia e di terapia - aggiunge il dott. Fabio Martinelli -. Dalla valutazione multidisciplinare, dal tipo di tumore, dall'età e dal desiderio di avere figli della donna dipendono la scelta dell'intervento che, in centri specializzati, viene personalizzato. Parliamo pertanto di una chirurgia che spazia dalla chirurgia radicale multiorgano agli interventi con tecniche mini invasive (laparoscopia, endoscopia, chirurgia robotica) e metodiche innovative, allo scopo di minimizzare l'impatto sulla donna. Quando indicata, la mini invasività della terapia chirurgica permette la conservazione di tessuti e organi sani, pur mantenendo un elevato grado di efficacia nella rimozione della massa tumorale, rendendo gli interventi meno dolorosi e il recupero più rapido”.

 

Continua a leggere...

Autore
Agi.it

Potrebbero anche piacerti