Teatri ultramoderni: i luoghi del mondo in cui va in scena il futuro

  • Postato il 20 settembre 2024
  • Di Tgcom24
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Teatri ultramoderni: i luoghi del mondo in cui va in scena il futuro

I teatri sono da molto tempo un campo di battaglia privilegiato per architetti e progettisti: il risultato sono edifici curiosi, a volte bizzarri, ma sempre proiettati al futuro. Se l'interno delle sale è dominato dalle necessità di garantire un'acustica e un ascolto perfetto, le facciate esterne non hanno limiti all'inventiva e al genio, regalando edifici davvero speciali.

HARBIN GRAND THEATER, Harbin, Cina - Un edificio davvero sorprendente, con curve morbide e sinuose: l'Harbin Grand Theatre fa pensare a un'astronave del futuro o a un palazzo di universi intergalattici. Ci troviamo nella parte più settentrionale della Cina: la struttura è stata progettata da MAD Architects e inaugurata nel 2015 e sembra modellata dal vento e dall'acqua, inserendosi perfettamente nel paesaggio lagunare che la circonda. Comprende due teatri, uno più grande e uno di dimensioni più ridotte, olire a numerose sale prove. La caratteristica più singolare della struttura è che i visitatori vengono incoraggiati a salire sul tetto per ammirare il panorama sulla città.

WALT DISNEY CONCERT HALL, Los Angeles - Una struttura dalle linee particolarissime e molto iconiche, sede della Filarmonica di Los Angeles: la Walt Disney Concert Hall è stata progettata da Frank Gehry e inaugurata nel 2003. La struttura è un esempio di architettura decostruttivista ed è considerata uno dei luoghi di spettacolo in cui si gode una delle acustiche migliori del mondo.   

PALACIO DE BELLAS ARTES, Città del Messico - Ospita ogni anno un ricco cartellone di arte, danza e teatro ed è uno dei luoghi di cultura più iconici del Messico. Progettato da Adamo Boari e Federico E. Mariscal, l'edificio si presenta come una fusione di diversi stili architettonici, in particolare Art Déco e neoclassico, con decorazioni interne raffiguranti piante messicane, vita animale e maschere delle tradizioni preispaniche.

SYDNEY OPERA HOUSE, Sydney - Uno degli edifici più iconici e riconoscibili del mondo, immediatamente associato alla città che lo ospita e all'intera Australia: la Sydney Opera House, con la caratteristica silhouette che ricorda un gruppo di vele in navigazione nelle acque del porto, è considerata un capolavoro del design contemporaneo. Il teatro, progettato dall'architetto danese Jørn Utzon, presenta però alcune criticità di acustica, soprattutto nella sala destinata all'opera lirica, tanto che la Sydney Symphony Orchestra ha scelto di trasferirsi in una nuova sede. Il teatro, comunque, nel 2007 è entrato a far parte dei Patrimoni dell'Umanità UNESCO.     

TEATRO DELL'OPERA, Copenaghen - Il Teatro dell'Opera di Copenaghen è uno dei più moderni al mondo e anche uno dei più costosi, dato che ha richiesto tre anni di lavori e oltre  500 milioni di dollari di investimento. L'edificio, progettato dall'architetto danese Henning Larsen e inaugurato nel 2005, si trova sull'isola di Holmen, nel centro di Copenaghen e offre al pubblico una strepitosa vista sullo skyline della città. È stato donato allo Stato danese da un ente privato, la Fondazione A.P. Møller e Chastine Mc-Kinney Møller. 

PALAU DE LES ARTS REINA SOFÍA, Valencia- L'Opera di Valencia è stata progettata dall'architetto spagnolo Santiago Calatrava come elemento finale della Città delle Arti e delle Scienze. Il Palau de les Arts Reina Sofía, inaugurato nel 2005, presenta un esterno con una serie di volumi disposti in apparenza in modo casuale, racchiusi sotto due gusci simmetrici di cemento che conferiscono unità all'edificio. Il complesso ospita una sala principale con una capacità di 1.700 posti a sedere e viene utilizzata per spettacoli di opera; un'Aula Magistrale, per 400 spettatori, utilizzata per conferenze e concerti di musica da camera; un Auditorium con  1500 posti destinato a concerti di musica classica e un Teatro de Cámara, che ospita concenti da camera in un edificio adiacente al palazzo e indipendente da questo. L'interno dell'auditorium più grande è rivestito in ceramica e ha richiesto un anno di assestamento perché l'acustica della sala fosse perfetta. 

OSLO OPERA HOUSE, Oslo - Un edificio ad angolo, rivestito di marmo bianco che sembra emergere dalle acque norvegesi come un iceberg: il teatro è stato progettato dallo studio di architettura Snøhetta e inaugurato nel 2008. L'intento di questo iconico progetto è quello di permettere a tutti l'accesso diretto al tetto, creando un nuovo spazio pubblico nel centro di Oslo. 

OPERA DI GUANGZHOU, Cina - Il Teatro d'Opera di Guangzhou, inaugurato nel 2010, è stato progettato dall'architetta e designer irachena, naturalizzata britannica, Zaha Hadid secondo i dettami dello stile  decostruttivista. Hadid si è ispirata ai principi della topografia e della geologia per creare una relazione tra architettura e paesaggio: l' esterno dei due edifici principali è a immagine di grandi ciottoli dalla forma sinuosa, come fosse stata levigata dalle acque del fiume Pearl che scorre lì accanto. L'edificio presenta superfici vetrate, manti erbosi e specchi d'acqua. 

METROPOLITAN OPERA HOUSE, New York - Situato presso il Lincoln Center nell'Upper West Side, il teatro è stato fondato nel 1880 ed è considerato il più importante teatro d'opera degli Stati Uniti e uno dei più importanti al mondo. L'edificio attuale, inaugurato nel 1966, costituisce il fondale della Lincoln Center Plaza. Progettato dall'architetto Wallace K. Harrison, è rivestito in travertino bianco; la facciata principale, rivolta verso est, è abbellita da cinque grandi archi poggianti su pilastri quadrangolari.  

ESPLANADE THEATRE, Singapore – Esplanade Theatres on the Bay è un centro per le arti dello spettacolo situato nel Downtown Core di Singapore, vicino alla foce del fiume che dà nome alla città. La sua forma inconsueta e arrotondata ne fa uno degli edifici più spettacolari del centro: è costituito da due grandi cupole sulle quali sono  fissati oltre  7.000 pannelli di alluminio, posizionati in modo tale da garantire la massima illuminazione naturale possibile. Di sera, i pannelli risplendono per effetto delle luci interne. La struttura prende il nome dal vicino Esplanade Park, ma a causa della sua forma i singaporiani la chiamano "Durian", il famoso (e piuttosto maleodorante) frutto locale. 

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Tgcom24

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