Tassa sui passeggeri delle navi e aumento dell’Irpef, apertura del Viminale alla rimodulazione dell’accordo con Tursi

  • Postato il 15 dicembre 2025
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commissione consiliare

Genova. Non è proprio un via libera ma è comunque un’apertura quella arrivata dal Viminale nell’incontro avuto questa mattina a Roma tra il vicesindaco di Genova Alessandro Terrile, il segretario generale Pasquale Criscuolo e gli uffici tecnici del ministero dell’Interno sulla possibilità, da parte del Comune di Genova, di rimodulare l’accordo siglato nel 2022 dall’amministrazione e il governo e che stabiliva un contributo da circa 25 milioni all’anno all’ente in cambio dell’applicazione sia della tassa sui passeggeri delle navi sia dell’aumento dell’aliquota Irpef.

Lo ha spiegato lo stesso vicesindaco Terrile oggi nella commissione consiliare alla vigilia delle sedute del consiglio comunale che dovranno votare sia le delibere con l’introduzione delle nuove imposte (addizionale sugli imbarchi e Irpef) e poi del bilancio di previsione che include le stesse misure.

L’illustrazione di Terrile segue alla notizia, fornita durante il consiglio comunale di giovedì scorso, di una comunicazione in cui il Viminale, negando la possibilità di una rimodulazione dell’accordo, dichiarava il Comune di Genova inadempiente sull’accordo stesso. Terrile la scorsa settimana aveva anche dichiarato che, essendo il Comune inadempiente, veniva messo a rischio il contributo di 25 milioni (sia per gli anni pregressi sia per i prossimi).

“Oggi c’è stato un chiarimento sulla volontà del Comune di introdurre sia la tassa sugli imbarchi che avrebbe dovuto essere applicata a partire dal 1 gennaio 2023 sia l’aumento dell’Irpef – ha spiegato Terrile, mostrando ai commissari/consiglieri la comunicazione datata 10 dicembre – e quindi mercoledì 17 dicembre sarà aperto un tavolo con cui si dà il via all’istruttoria che dovrà valutare o meno se la rimodulazione dell’accordo e quindi l’aumento dell’aliquota Irpef sarà possibile”.

A questo punto, nel bilancio preventivo, le entrate da aumento dell’Irpef, stimate in 14,3 milioni, saranno inserite con una voce sub iudice. Dopo l’apertura del tavolo mercoledì, saranno chiesti pareri all’Mef e alla ragioneria di Stato e poi la pratica passerà al consiglio dei ministri che dovrà sottoscrivere un nuovo accordo modulato. Alcune spiegazioni tecniche sul contenuto dell’accordo e sulla facoltà per l’amministrazione di chiedere la rimodulazione sono state fornite anche dal segretario generale Criscuolo.

Le spiegazioni della giunta non sono state considerate soddisfacenti dalla minoranza. In particolare la capogruppo di Fdi Alessadra Bianchi ha detto che “lo storytelling presentato dal vicesindaco e del segretario non corrisponde alla realtà dei fatti” e che “nelle comunicazioni del ministero non si è veramente parlato di una messa in mora”. Stesso rilievo avanzato anche dalla capogruppo della Lega Paola Bordilli.

Altri consiglieri, come Nicholas Gandolfo (Fdi), Vincenzo Falcone (Orgoglio Genova) e Alessio Bevilacqua (Lega) hanno chiesto di poter avere l’intero carteggio tra Comune e ministero sulla richiesta di rimodulazione, passaggi che sono comunque stati ricostruiti verbalmente dalla giunta. Sempre Nicholas Gandolfo ha chiesto chiarimenti sulla presunto congelamento di una rata da 12,5 dei 25 milioni relativi al 2025. Su questo blocco, su cui Terrile aveva fatto un riferimento giovedì scorso, non è arrivata una risposta.

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Genova24

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