Tamberi-Jacobs, nessuno è eterno La caduta degli dei proprio a Tokyo
- Postato il 15 settembre 2025
- Di Panorama
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Il 1 agosto 2021 l’assonnata e calda mattinata estiva degli italiani visse un doppio brivido grazie a due atleti che sulla pista di Tokyo firmarono imprese leggendarie per la storia dell’atletica. In pochi minuti, uno dopo l’altro Gian Marco Tamberi e Marcel Jacobs vinsero la medaglia d’oro alle Olimpiadi nel salto in alto e nei 100 metri e festeggiarono con un meraviglioso abbraccio avvolti da una bandiera tricolore. Quattro anni dopo proprio sulla stessa pista Tamberi e Jacobs hanno conosciuto una delle giornate più tristi della loro carriera, eliminati dalla finale dei Mondiali nelle loro specialità. Il passare del tempo è una condanna micidiale per tutti, ancora di più per gli atleti che sognano l’eterna giovinezza e si ritrovano poi improvvisamente a fare i conti con la realtà
Jacobs pensa al ritiro
Tamberi e Jacobs in fondo sono stati uniti solo in quel meraviglioso giorno di agosto del 2021, perchè per il resto il loro percorso nello sport è stato diverso soprattutto per i caratteri diversi. E anche la reazione all’ultima giornata nera lo dimostra. Marcel che dopo l’oro olimpico ha dovuto convivere con troppi infortuni ha dato l’impressione di essere stanco. Non ha voglia di rilanciare, la testa probabilmente gli dice che non è più il caso di fare tanti sacrifici, la parabola è inevitabilmente in fase discendente: “Gli anni passano, venire qui è stato un azzardo. Un tempo così non lo facevo neanche quando la mia specialità era il salto in lungo. Nel 2026 ci sono gli Europei, ma non so se ne vale la pena, mi sento stanco, pesante. E la testa inizia a non reggere le ultime delusioni”. A 31 anni, è padre di tre figli e il futuro forse è lontano dall’atletica.
Tamberi rilancia
Almeno a parole invece Gian Marco Tamberi, che di anni ne ha 33 anni, non vuole fare pensieri negativi. Gimbo dopo la vittoria agli Europei che ha completato il trittico dei trionfi (Mondiale e Olimpiade) e la delusione di Parigi ha fissato il suo obiettivo a Los Angeles 2028 quando avrà 36 anni, un’età in cui nessuno ha mai vinto l’Olimpiade. Ma anche dopo la delusione di Tokyo non vuole scendere dal palcoscenico: “Ho fatto un risultato pietoso. Mi addolora aver lasciato mia figlia di un mese e non aver combinato nulla. L?anno prossimo non dovrà andare così. Fisicamente sto bene: il fuoco dentro io lo sento ancora”.