Tajani: “Ciò che accade a Gaza è sempre più inaccettabile. L’attacco russo in Polonia offesa all’intera Nato”
- Postato il 11 settembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha tenuto in Senato un’informativa sulle crisi internazionali, in particolare su Ucraina, Medio Oriente e dazi. Quello che succede a Gaza “continua a rappresentare una ferita aperta per tutta la comunità internazionale. Voglio essere chiaro: quello che accade nella Striscia è sempre più inaccettabile“, ha detto il capo della Farnesina, accanto ai ministri Zangrillo e Calderoli e dinanzi a una sessantina di senatori della maggioranza e a 25 rappresentati delle opposizioni. “Lo abbiamo ribadito in tutte le sedi e lo voglio ribadire anche qui in quest’Aula: siamo fermamente contrari – ha affermato – al piano israeliano di occupazione della città di Gaza e a ogni ipotesi di trasferimento forzato dei palestinesi dalla Striscia”.
“L’attacco di martedì e la violazione della sovranità di uno Stato, il Qatar, che non è parte del conflitto e che, al contrario, è da tempo impegnato, insieme a Stati Uniti ed Egitto, in una preziosa opera di mediazione, sono inaccettabili“. “Occorre resistere alla tentazione di forzare una conclusione della crisi con atti unilaterali dagli effetti imprevedibili; auspichiamo che quanto accaduto a Doha martedì non offra un pretesto a chi vuole far saltare il banco“, ha proseguito Tajani.
“Siamo anche pronti a valutare, non appena verranno presentate in Consiglio, le ulteriori nuove proposte di sanzioni preannunciate dalla Presidente della Commissione Europea von der Leyen nel discorso di ieri (mercoledì, ndr) a Strasburgo”. “Alla riunione dei ministri degli Esteri Ue a Copenaghen della scorsa settimana, con la Germania abbiamo proposto – ricorda Tajani – di infliggere nuove severe sanzioni ai coloni violenti. Siamo disponibili a inasprire le misure restrittive contro chi assalta i villaggi palestinesi, arrivando a colpire le comunità cristiane”.
“Seguiamo da vicino anche la vicenda della Global Sumud Flotilla – ha detto ancora il ministro degli Esteri -. Ai 58 cittadini italiani che partecipano all’iniziativa garantiremo, come abbiamo voluto assicurare insieme al presidente del Consiglio, assistenza diplomatica e consolare. Come abbiamo sempre fatto per i cittadini italiani fermati in Israele per iniziative analoghe”. “Ho chiesto – afferma Tajani – all’unità di Crisi del ministero di restare in stretto contatto con la portavoce italiana della Flotilla. La nostra Ambasciata a Tel Aviv è stata attivata e, su mia istruzione, ha sensibilizzato le autorità israeliane sul rispetto dei diritti di tutti i connazionali presenti sulla Flotilla, fra cui anche alcuni parlamentari. Ho chiamato il Ministro degli Esteri Sàar per sensibilizzarlo personalmente sulla questione”. Ma, aggiunge il ministro, “avvalersi di questi canali umanitari già attivi ed efficaci eviterebbe di esporre i partecipanti ai rischi derivanti dal recarsi in una zona di crisi. A differenza di tanti che parlano e basta, il governo italiano sta aiutando il popolo palestinese con i fatti e con le azioni concrete”.
Il discorso del capo della diplomazia italiana si è quindi spostato sul fronte ucraino: “L’attacco di ieri al territorio polacco è un fatto gravissimo e inaccettabile, un’offesa alla sicurezza dell’intera area euro-atlantica“. “L’Italia ha espresso immediatamente piena solidarietà alla Polonia ribadendo il suo impegno per la difesa della sovranità e dell’integrità territoriale”, ha detto Tajani citando anche l’aereo radar italiano che fa parte del dispositivo di sicurezza alleato sotto il controllo Nato. “Queste iniziative russe sono in palese contraddizione con il percorso che sembrava avviato con il Vertice in Alaska“, ha aggiunto.
“L’obiettivo è quello di garantire, tutti insieme, la sicurezza dell’Ucraina una volta raggiunta la pace. È proprio in questo spirito che il governo italiano ha messo sul tavolo un meccanismo di sicurezza basato sul mutuo soccorso, modello art. 5 del Trattato Nato. È una proposta che il presidente Trump ha ripreso nei suoi colloqui di agosto ai quali ha partecipato il presidente del consiglio Meloni. E che ha raccolto importanti consensi anche tra altri nostri partner”. “Il punto di partenza – spiega il ministro – è la definizione di una clausola di sicurezza collettiva che permetta all’Ucraina di beneficiare del sostegno di tutti i suoi partner, Stati Uniti compresi, nel caso in cui venga attaccata di nuovo. Lo stesso percorso di adesione dell’Ucraina all’Unione europea, che l’Italia sostiene con convinzione, rientra tra queste garanzie. L’Italia è pronta a fare la sua parte, concretamente, per la sicurezza di Kiev”. Ma, ribadisce Tajani, “voglio ribadirlo in modo chiaro. Per il governo non è all’ordine del giorno l’ipotesi di inviare militari italiani in Ucraina”.
Il discorso ha toccato anche l’uccisione negli Stati Uniti di Charlie Kirk, leader dei giovani trumpiani: “La violenza verbale e la criminalizzazione del pensiero altrui possono accendere lugubri pensieri in menti malate che all’insegna dell’odio possono compiere gesti criminali come quelli che hanno provocato morte del blogger americano. Chi la pensa diversamente da noi non è mai un nemico, ma un avversario con cui confrontarsi”. Tajani ha aggiunto che le “legittime” critiche nei confronti delle azioni di Israele “non devono mai alimentare un nuovo antisemitismo in Italia e in Europa come quello che portò alla Shoah”.
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