SuperScienceMe, oltre 200 iniziative all’Unical

  • Postato il 25 settembre 2025
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SuperScienceMe, oltre 200 iniziative all’Unical

Oltre 200 iniziative tra laboratori, esperienze, prove pratiche e concerti per La notte dei ricercatori SuperscienceMe all’Unical


UNO degli appuntamenti più attesi dell’autunno accademico e di tutto il territorio torna il 26 settembre all’Università della Calabria: la Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici, giunta alla sua dodicesima edizione con il progetto SuperScienceMe uno dei nove programmi italiani finanziati dalla Commissione europea. L’evento che si svolge dalle 8.30 del mattino fino alla tarda sera mette insieme divulgazione, spettacolo e partecipazione collettiva, con l’obiettivo di creare un ponte tra scienza e società, portando la ricerca anche dentro le città.
Con il programma di quest’anno organizzato all’Università della Calabria conferma nuovamente questo obiettivo con oltre 200 iniziative tra campus e centro urbano, centinaia di ricercatori coinvolti, una pluralità di linguaggi e culture per raccontare la scienza come esperienza viva quotidiana.

OLTRE 200 INIZIATIVE E LA PRESENZA DE L’ALTRAVOCE E DI UNICAL VOICE ALL’UNICAL PER SUPERSCIENCEME

La giornata si aprirà nel campus di Arcavacata, con tour guidati, laboratori e dimostrazioni scientifiche che interesseranno persone di tutte le età. Piazza Vermicelli, situata al Teatro Auditorium Universitario (Tau), diventerà il cuore pulsante dell’evento con l’iniziativa Agorà Pnrr, uno spazio interamente dedicato alla presentazione dei progetti di ricerca Unical finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sempre all’interno del campus, l’Orto Botanico ospiterà attività diverse da quelle accademiche: Yoga e Mindfulness Transpersonale, un progetto pensato per conoscere lo spazio terrestre nel quale viviamo e scoprire anche noi stessi.

La mattinata sarà un’occasione per praticare la scienza con prove pratiche, dimostrazioni dal vivo, giochi interattivi e attività pensate per stimolare la curiosità di studenti e visitatori. Chi parteciperà potrà esplorare laboratori, collezioni museali e spazi bibliotecari, oltre a luoghi dedicati all’arte e al patrimonio culturale dell’ateneo. Non potevano mancare percorsi tematici curati dai diversi dipartimenti Unical che illustreranno l’EU Space, l’Innovation Space e il Gender Space, pensati per raccontare la ricerca da prospettive nuove, complementari e multidisciplinari. Ci sarà anche lo stand de l’Altravoce – il Quotidiano per far conoscere come nasce un giornale e per presentare l’iniziativa Unical Voice.

GLI APPUNTAMENTI PER I PIU’ PICCOLI, UN POMERIGGIO IN CENTRO CITTA’ E I CONCERTI GRATUITI

Come ogni anno, saranno presenti gli appuntamenti pensati per i più piccoli: la sezione “L’Università dei bambini” proporrà laboratori Airc, un gioco a ostacoli con quiz scientifici chiamato “Run & Answer”, percorsi legati al fumetto curata dall’organizzazione di Amantea Comics e un laboratorio pensato per bambini da 9 a 13 anni dal titolo “Come si fa la pace?” che propone una ricerca creativa sul tema attuale della pace.

Nel pomeriggio del prossimo venerdì 26 settembre, dalle 16,30, la manifestazione scientifica si sposterà nel cuore di Cosenza, lungo corso Mazzini. Qui i ricercatori e le ricercatrici animeranno lo spazio urbano con attività scientifiche e creative, mentre i bambini potranno partecipare a laboratori e giochi interattivi. L’Unical ha pensato di inserire anche minitour nel centro storico cosentino, con una visita guidata curata da Ariis (Area Ricerca Innovazione e Impatto Sociale) alle antiche terme romane di Palazzo Spadafora. Infine, sono stati progettati percorsi di Nordic Walking con ritrovo a piazza Bilotti, a conferma della volontà di intrecciare ricerca, cultura e benessere.

La notte Unical tornerà ad animarsi a piazza Vermicelli alle 21, dove è previsto il concerto gratuito dell’artista indie romano Franco126. Ad aprire il concerto, la novità musicale calabrese Speedy.
In dodici anni di storia, la Notte dei Ricercatori è diventata molto più di un evento: è un’occasione per aprire l’università al territorio, per far emergere il volto umano della scienza e per ricordare che il sapere non appartiene a pochi, ma è patrimonio condiviso. La scelta di alternare laboratori scientifici, esperienze sensoriali, attività per bambini e momenti di spettacolo racconta la come la ricerca scientifica non sia qualcosa di distante dalla vita quotidiana. È la dimostrazione concreta che scienza e società possono parlarsi, incontrarsi e persino festeggiare insieme.

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