Sturla, via libera all’intervento salva-spiaggia: pennello da 70 metri, reef artificiale e ripascimento
- Postato il 8 ottobre 2025
- Altre News
- Di Genova24
- 1 Visualizzazioni


Genova.Via libera al progetto pensato per salvare dall’erosione la grande spiaggia urbana di Sturla. Si è infatti chiusa la conferenza dei servizi dedicata, adottata in queste ore dall’amministrazione civica, dando il via libera agli interventi che vedranno la realizzazione di alcune opere di difesa del litorale.
L’intervento principale prevede la costruzione di un pennello che si estenderà per circa 70 metri all’estremo orientale della spiaggia. A integrazione di questa struttura, sarà realizzata anche una piattaforma dissipativa, o reef artificiale, di forma triangolare, che sarà sommersa, con il vertice orientato verso il mare e una profondità minima di un metro. Oltre alle strutture fisse di difesa, il piano include il ripascimento dell’arenile per ripristinare e ampliare la spiaggia. L’insieme di queste opere è volto a ridefinire e proteggere il litorale dagli effetti sempre più intensi degli agenti meteo-marini.
Ma non solo: il reef sommerso, la cui forma è stata modificata rispetto alle prime ipotesi, avrà la duplice funzione di “mitigare l’azione erosiva del moto ondoso sulla spiaggia e di conseguenza la risalita dell’onda verso le strutture esistenti, e con la funzione non secondaria di aumentare la ripidità dell’onda favorendo lo sviluppo di profili adatti alla pratica del Surf da onda”, come si legge nella documentazione.
Secondo quanto emerso dalla documentazione, l’opera dovrebbe costare intorno ai 9 milioni di euro e l’intervento sarà diviso in due lotti cantierabili che ognuno dovrebbe durare circa 180 giorni di lavoro ciascuno per un totale quindi di un anno di cantieri. La spiaggia sarà riempita con circa 16mila metri cubi di ripascimenti, mentre la linea di riva dovrebbe avanzare di circa una sessantina di metri.
Prescrizioni
Se il progetto è stato approvato, insieme ad esso i vari enti chiamati a esprimersi sugli aspetti tecnici hanno allegato delle prescrizioni che dovranno essere rispettate nella realizzazione dell’opera.
Sul fronte della sicurezza in mare, la Capitaneria di Porto ha imposto che l’area di lavoro sia oggetto di una disciplina della navigazione temporanea, richiedendo all’impresa di fornire dettagli operativi prima dell’inizio dei lavori. La condizione più vincolante è che, prima della fine dei lavori, il pennello dovrà essere dotato di un segnalamento marittimo adeguato. Al termine, l’amministrazione dovrà anche fornire una planimetria digitale aggiornata per l’adeguamento della cartografia nautica ufficiale.
Le prescrizioni più stringenti arrivano dalla Regione Liguria per la tutela ambientale. Se il Comune dovesse optare per materiale di ripascimento proveniente da cava in alternativa allo smarino dello scolmatore del Bisagno, previsto nella proposta progettuale, questo dovrà ottenere il parere vincolante di ARPAL, con un limite massimo di pelite (leggi fango) al 5%, per garantirne la compatibilità ecologica. Inoltre, sarà obbligatorio un monitoraggio ambientale ante-operam e a conclusione di ogni lotto di intervento. Durante il ripascimento, se la nube di torbida (plume) dovesse estendersi oltre i 100 metri dall’area di lavoro, le operazioni dovranno essere immediatamente interrotte. Massima attenzione, infine, alla tutela della Posidonia oceanica nelle aree limitrofe, dove ogni ancoraggio e ormeggio dei mezzi nautici legati al cantiere dovrà essere gestito con cautela, se necessario con l’ausilio di operatori subacquei, per evitare qualsiasi danno meccanico.