Stellantis e i fondi per la festa patronale di Torino, la Fiom: “Tuo nonno si sta rivoltando”
- Postato il 23 giugno 2025
- Lavoro
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Elkann per il patrono lancia la Grande Panda a Torino ma qui ci resta solo il declino. Tuo nonno si sta rivoltando”. E ancora: “Elkann paga i festeggiamenti ma a Mirafiori solo licenziamenti”. È questo quanto si legge sugli striscioni appesi dalla Fiom-Cgil davanti alla palazzina direzionale del gruppo di corso Agnelli e davanti alla chiesa Gran Madre. L’ex Fiat ha infatti finanziato il maxi-concerto e lo spettacolo pirotecnico dei festeggiamenti per San Giovanni, il patrono di Torino. In occasione dell’evento, proprio nel capoluogo piemontese, il gruppo Stellantis avrebbe deciso anche di lanciare in pompa magna la sua nuova vettura: la Grande Panda. Peccato che questa non sia prodotta in Italia, ma in Serbia a Kragujevac, mentre l’impianto di Mirafiori è al suo minimo storico, tanto che a inizio giugno sono stati annunciati 610 nuovi esuberi.
Al momento l’unica auto con quel marchio assemblata a Torino è la 500 elettrica e questa operazione, che sa di brand washing, ha incontrato la reazione del sindacato che vorrebbe un impegno serio da parte del gruppo per rivitalizzare l’impianto torinese, mentre l’azienda continua a produrre quasi tutte le sue auto mass market all’estero. Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino, ha definito l’operazione “tutta propagandistica” e ha sottolineato: “Il prossimo anno verrà commercializzata la nuova Tipo in due versioni, il concreto cambiamento sarebbe quello di destinarla a Mirafiori. Questo sì che sarebbe un tangibile segnale di attenzione alla città e ai torinesi”.
Concetto ribadito da Gianni Mannori, responsabile Mirafiori della Fiom Cgil Mirafioro, che dichiara: “Torino festeggia il suo patrono a prescindere da Stellantis. Se Elkann volesse mostrare vera
attenzione a Torino e al Piemonte porterebbe a Mirafiori la produzione delle due versioni della nuova Fiat Tipo, che con un volume previsto di circa 300mila auto all’anno, garantirebbero assunzioni e lavoro per tutta la filiera dell’automotive del nostro territorio”. Mannori ricorda anche il momento che sta vivendo l’impianto di cui è responsabile come rappresentate sindacale: “A Mirafiori stiamo attraversando un pesantissimo declino fatto di riduzione del personale, tanta cassa integrazione, premi non pagati per intero e professionalità che stanno scomparendo”.
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