Bra, rieCCoti: piemontesi in C dopo 78 anni. Gli obiettivi del presidente Germanetti: "Salvarci e tornare all'Attilio Bravi"

  • Postato il 25 giugno 2025
  • Di Virgilio.it
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Il Piemonte, terra di calcio, regione tradizionalmente legata a questo sport, saluta il ritorno del Bra tra i professionisti, a 12 anni dall’ultima apparizione della squadra nell’allora Seconda Divisione di Lega Pro e a 78 anni di distanza dall’ultimo campionato di terza serie, l’allora Lega Interregionale Nord di Serie C.

Bra in C dopo 78 anni, la gioia del presidente Germanetti

Con un ritmo incessante, a passo spedito, il Bra ha vinto il suo girone di Serie D con 3 giornate di anticipo: il 13 aprile, grazie al 2-0 sul campo dell’Imperia, i giallorossi hanno raggiunto le corregionali Novara, Pro Vercelli e Juventus Next Gen in Serie C, per la felicità del piccolo comune in provincia di Cuneo (poco meno di 30mila abitanti) e del suo presidente, Giacomo Germanetti, che già nel 2013 festeggiò il grande salto nel professionismo.

Ho vissuto un’altra grande emozione, una promozione non prestabilita, arrivata all’improvviso e per questo ancora più bella”, si racconta ai nostri microfoni. Da 18 anni presidente del Bra, Germanetti ha riportato il club in terza serie, dove mancava dal 1948: erano i tempi dell’Unione Sportiva Braidese, l’Italia stava tirandosi fuori da un conflitto devastante, il pallone aveva ripreso a rotolare dopo anni di inattività.

Il Bra festeggia la promozione in C con la consegna della coppa

Il Bra festeggia la promozione in C con la consegna della coppa

La cavalcata verso la C, la ricetta vincente

Ci saranno differenze notevoli da assorbire in fretta, ma Germanetti è pronto alla battaglia: “Il cambiamento sarà forte, dovremo affrontare con la massima umiltà il passaggio dalla Serie D alla Lega Pro. Abbiamo preso un impegno nei confronti della città, dei nostri tifosi e verso noi stessi. Ci ritroveremo di fronte corazzate, potenze economiche, squadre con bacini d’utenza straordinari, ma vogliamo dire la nostra, prestando ovviamente attenzione al bilancio e alla sostenibilità societaria.

Impressionante la cavalcata nel girone A di Serie D, vinto con 3 turni di anticipo. Nessun segreto da svelare, solo tanta organizzazione dentro e fuori dal campo: “Siamo riusciti a trovare il giusto equilibrio tra i giocatori che già avevamo in rosa e quelli nuovi, creando un mix perfetto di esperienza e gioventù, responsabilizzando i confermati e prendendo elementi giovani o desiderosi di riscatto. Dopo 2-3 giornate di assestamento abbiamo preso consapevolezza dei nostri mezzi e non ci siamo più fermati”, spiega raggiante Germanetti.

Il 13 aprile, con la vittoria sull’Imperia, si sono aperte le porte della terza serie: “Cosa ho provato quel giorno? Sicuramente tanta felicità. Ho pensato: ‘ce l’abbiamo fatta’. Ma subito dopo, anzi forse già durante i festeggiamenti per la promozione, riflettevo sugli impegni da affrontare e sulle cose da fare per consentire al Bra di giocare in Serie C”.

Bra in C, si riparte da Menicucci e Nisticò

Alla guida del Bra ci saranno ancora il ds Ettore Menicucci e il tecnico Fabio Nisticò. Il giusto premio per il lavoro svolto: “Con loro ci siamo già incontrati per iniziare a gettare le basi per la prossima stagione. Abbiamo parlato di budget e obiettivi. Puntiamo a una salvezza tranquilla, vogliamo regalarla alla nostra città e alla nostra tifoseria. Un altro traguardo da tagliare è giocare in Serie C nel nostro stadio. Dovremo prima salvarci, perché credo che difficilmente riusciremo a tornare all’Attilio Bravi entro la fine della stagione 2025-2026”.

Il tecnico del Bra, Nisticò ringrazia la squadra per la promozione in C

Il tecnico del Bra, Nisticò ringrazia la squadra per la promozione in C

La grana stadio e l’esilio a Sestri Levante

Ed è proprio l’indisponibilità dell’impianto cittadino, non idoneo alla terza serie, oltre alle difficoltà incontrate nella ricerca di uno stadio dove giocare, a rabbuiare Germanetti: Sono stati 15 giorni difficili, non è stato bello sentirsi rifiutare una richiesta di aiuto. Avevamo bisogno di uno stadio per formalizzare la domanda di iscrizione al campionato, ma tanti ci hanno sbattuto la porta in faccia. Volevamo giocare ad Alessandria, ma non è stato possibile; a Vercelli e Novara ci è stato vietato per motivi di ordine pubblico, mentre Biella ospita già la Juventus Next Gen. Alla fine ci siamo dovuti trasferire fuori regione.

Il Bra giocherà le gare interne a Sestri Levante: “Per fortuna abbiamo ricevuto disponibilità da parte della Questura, della Prefettura e della società del Sestri Levante, che ringraziamo. Purtroppo andremo a giocare lontano dalla nostra città, ma non potevamo permetterci di perdere l’opportunità di disputare la Serie C. Torneremo a giocare a casa nostra con la salvezza in tasca, promesso, ha concluso Germanetti.

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