State cucinando e vi capita di bruciare qualcosa? Non buttatelo nella spazzatura (almeno, non subito)

Ci siamo passati tutti, o quasi: prepariamo qualcosa da mangiare e lo mettiamo nel forno classico o in quello microonde. Poi ci mettiamo a fare altro e in men che non si dica, una puzza di bruciato inizia a invadere la cucina. Mestamente, a quel punto, uno prende il cibo preparato e lo butta. Ed eccoci al punto: qui sta l’erroraccio e ci mette – addirittura – in pericolo. Fosse un film potremmo chiamarlo ‘non buttare quella cotoletta bruciata!‘: è virale un video Tik Tok di una creator di nome Ally che – come scrive il New York Post – ha lavorato per oltre dieci anni in un dipartimento dei vigili del fuoco. Ally racconta la storia di una “ragazza che voleva scaldare un brownie e, invece di metterlo al microonde per 20 secondi, lo ha lasciato 2 minuti”. Il dolce si è carbonizzato e lei lo ha gettato nella spazzatura. Che è successo poi? Che il cestino ha preso fuoco.

Ecco che quindi Ally spiega: “Anche se sembra tutto sotto controllo, se avete del cibo bruciato non buttatelo nella spazzatura finché non si è raffreddato in un posto sicuro, come il lavandino o il piano cottura: un fuoco non ha bisogno di una fiamma ma di una temperatura altissima e all’interno delle parti annerite e carbonizzate possono esserci veri e propri piccoli tizzoni, come in un falò”.

La spiegazione si fa dettagliata ma ci vuole poco per intuire cosa può accadere: “Se nella spazzatura ci sono carte o altri materiali infiammabili, quei tizzoni possono alimentare un incendio serio. Insomma, niente che non potessimo ben immaginare da soli ma certo, spesso di fretta o con la testa tra le nuvole, ricordarlo non fa male. E a proposito di “fiamme in cucina”, a New York spopolano delle torte che simulano bruciature ma che certo non possono mandare a fuoco le cucine.

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Il Fatto Quotidiano

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