Stadio Ferraris, a gennaio l’ora della verità: il Comune deciderà se il progetto delle squadre è di interesse pubblico
- Postato il 9 dicembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Entro metà gennaio il Comune di Genova stabilirà se la proposta sul restyling dello stadio Luigi Ferraris di Genova avanzata dalle due squadre, Genoa e Sampdoria, sia o meno di interesse pubblico. La deadline è stata citata dalla sindaca di Genova Silvia Salis, che ha le deleghe relative a Sport e impianti sportivi e che oggi ha partecipato a una delle commissioni consiliari sul bilancio di previsione, documento che dovrà essere votato entro la fine dell’anno.
Sono stati diversi i consiglieri di minoranza a chiedere delucidazioni sul progetto relativo al Ferraris: tra gli altri, la capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandra Bianchi (ex assessora alla Sport durante l’amministrazione Bucci), la capogruppo della Lega Paola Bordilli, il consigliere Fdi Francesco Maresca, quello di Vince Genova Mauro Avvenente.
Il capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi, ex vicesindaco e promotore di un altro progetto per il Ferraris che avrebbe avuto come capofila il gruppo Cds (lo stesso che sta portando avanti il Waterfront Levante), in particolare, si è soffermato sui 26 milioni di euro chiesti da Genoa e Sampdoria al Comune come copartecipazione, sulla formula del diritto di superficie (“è più vicino a una proprietà che a una concessione”) e ha chiesto all’amministrazione quali siano le garanzie fornite dalle società: “Io suggerisco di non fidarsi troppo delle squadre”.
Sul tema hanno risposto sia la sindaca Silvia Salis sia il vicesindaco Alessandro Terrile, oltre al dirigente della direzione Sport Andrea Accorso. “La conferenza istruttoria si concluderà nel mese di gennaio ed è in questa fase che valuteremo l’esistenza o meno dell’interesse pubblico, recentemente abbiamo ricevuto una delegazione del comitato organizzatore degli europei 2032 e ci hanno fatto capire come gli adempimenti necessari per essere uno degli stadi siano complessi – ha detto Salis – purtroppo i criteri per gli eventi internazionali sono sempre più stringenti e gli impianti costruiti nel passato hanno sempre più difficoltà a rispondere alle richieste”.
“Non bisogna nascondersi dietro un dito – ha detto Salis – ma la nostra volontà è di proseguire con un progetto che veda protagoniste le due squadre ma che consenta al Comune di restare proprietario della struttura. Aggiungo, a chi avrebbe voluto venderlo, che negli uffici ho trovato una proposta di acquisto dello stadio da un’impresa di di costruzione e l’offerta economica sulla carta era inferiore agli oneri di urbanizzazione che chiedono le squadre”.
Il dirigente dello Sport, Accordo, ha inoltre ricordato che per quanto riguarda “la candidatura a Euro2032 entro luglio 2026” dovrà essere pronto un piano di fattibilità tecnico economica che sarà poi valutato, positivamente o meno, dal comitato organizzatore. Quindi entro l’estate si saprà definitivamente se Genova sarà o no della partita.
Il vicesindaco e assessore al Bilancio Alessandro Terrile ha aggiunto: “Il Ferraris è un manufatto della civica proprietà con un suo valore e delle qualità ma ha bisogno di interventi importanti, il percorso di esame della proposta di Genoa e Sampdoria valuterà anche quanto sarà facilitato l’utilizzo dello stadio per finalità diverse dalle partite di calcio e anche la modalità con cui sarà messo in pratica il diritto di superficie che, è vero, è più forte di una concessione ma non equivale ad avere la proprietà”.
A novembre, quando era stata depositata la proposta di Genova Stadium, la società composta da Genoa e Sampdoria, si era parlato di una concessione del diritto di superficie dello stadio Ferraris per 99 anni, di cui i primi cinquanta senza versare alcun canone. Un investimento “superiore a 100 milioni di euro” a carico delle società ma anche di anche un contributo pubblico complessivo quantificato in 26,2 milioni di euro, 19 milioni in conto capitale “da erogarsi sulla base dell’avanzamento dei lavori” e altri 7,2 milioni di euro “nella forma di concessione a titolo gratuito per i primi 50 anni del diritto di superficie sull’area di intervento”.
Il progetto prevede l’adeguamento dello stadio alle normative della categoria 4 Uefa e una capienza garantita di circa 32mila posti. Ma si parla anche di “una vasta gamma di servizi e manifestazioni” come “concerti, convegni, spettacoli e altre attività”, “nuove funzioni commerciali (escluse grandi strutture di vendita e supermercati) e leisure“, la “creazione di un museo del calcio della città di Genova”, la “sistemazione degli spazi esterni” e “la riqualificazione del piazzale Atleti Azzurri d’Italia”.
Dal punto di vista architettonico, la proposta di Genoa e Samp per il Nuovo Ferraris dovrebbe rifarsi in gran parte al disegno presentato dai club nel 2024 con la firma dell’architetto Hembert Peñaranda.
Concerti di Olly al Ferraris, nodo sicurezza
Attorno alla questione stadio alcuni consiglieri di opposizione hanno sollevato altri dubbi a più breve termine. In particolare Nicholas Gandolfo (Fratelli d’Italia) e Paola Bordilli (Lega) hanno domandato se a oggi lo stadio sia “a norma” in vista dei concerti di Olly previsti a giugno.
“Non abbiamo ricevuto risposta”, hanno detto i consiglieri. Il vicesindaco Terrile ha dichiarato che “le condizioni saranno valutate e sulla base dei riscontri e delle esigenze si definiranno eventuali interventi e chi dovrà sostenerne i costi”.
I consiglieri di minoranza hanno espresso dubbi sulla possibilità che lo stadio possa essere messo a norma nei tempi dovuti: “Se sono 20 anni che non si organizzano concerti lì dentro ci sarà un motivo”, ha detto Bordilli. “Crediamo debbano essere sistemati non pochi dettagli per quanto riguarda le vie di fuga e la copertura delle prime file di posti – ha aggiunto Gandolfo – eppure a bilancio non c’è un euro per questa partita”.
Stadio Carlini, finanziata solo la progettazione
La ristrutturazione dello stadio Carlini Bollesan, annunciata da tempo dalla sindaca Silvia Salis e citata di recente anche nella presentazione al pubblico del bilancio previsionale della giunta, a oggi vede stanziati solo 1,5 milioni per la progettazione per il bilancio 2026 “ma la ristrutturazione vera e propria non ha copertura finanziaria”, ha attaccato il capogruppo di Vince Genova Piciocchi.
“Siamo favorevoli e vi saremo accanto nel reperimento dei fondi – ha detto Piciocchi – ma a oggi non c’è un euro, ci sono solo dei fondi vincolati per il 2027 e il 2028”. “Non dite che rifate il Carlini – ha aggiunto la capogruppo di Fdi Alessandra Bianchi – dite che progettate il nuovo Carlini, al massimo”.
“Non c’è bisogno che io spieghi all’ex vicesindaco Piciocchi come funzioni un bilancio preventivo – ha risposto Terrile – la seconda e la terza annualità sono denari che andranno trovati nella prima annualità, e molto dipenderà dalla progettazione del 2026 che servirà a risolvere anche alcune questioni che si trascinano da tempo, come ad esempio la vicenda della tutela della pista da ciclismo, che può essere un vincolo pressante, sicuramente c’è impegno a reperire risorse per avviare una riqualificazione complessiva, quella del Carlini, che per la sua vocazione è ideale per i cosiddetti sport minori”.
Nuova piscina a Quinto, il dossier sul tavolo dell’amministrazione
Durante la commissione consiliare di oggi la giunta Salis ha confermato, sollecitata da più richieste di chiarimenti della minoranza, di stare portando avanti il progetto della nuova piscina del Levante nell’area cosiddetta del Tiro al piccione, a Quinto.
“Procedono le interlocuzioni con la Federazione italiana nuoto e con il proprietario dello Sporting Quinto – ha detto la sindaca Salis – è un tema che stiamo affrontando”.
“Ci sono alcune complessità legate soprattutto alla collocazione sul mare – ha aggiunto Terrile – ma quella è un’area di civica proprietà poco utilizzata che potrebbe costituire invece un riuso di interesse pubblico, per dotare il levante di una piscina di livello, specificamente per la pallanuoto, in una collocazione di pregio”.
Per l’avvio della progettazione definitiva si sta valutando il ricorso al fondo di rotazione messo a disposizione dalla Regione Liguria. Il piano di riutilizzo dell’area risale al 2019 ma nel febbraio del 2024 una delibera dell’allora giunta Bucci ha riattualizzato il progetto attraverso un accordo con la Fin.
Bilancio di previsione, i numeri per lo Sport
Ammontano a 1,312 milioni di euro di parte corrente e 850mila euro che derivano dall’imposta di soggiorno gli stanziamenti del Comune di Genova nel bilancio di previsione, lo ha spiegato la sindaca Silvia Salis durante la commissione.
Salis che ha sottolineato che “le linee generali della nostra amministrazione puntano a migliorare l’accessibilità e l’indice di sportività della città, alla fine di questi cinque puntiamo a una ristrutturazione completa dell’impiantistica, con soluzioni impiantistiche ed energetiche che restino per il futuro, purtroppo oggi viviamo su strutture e investimenti che sono state fatte troppi decenni fa”.
In base all’illustrazione della sindaca, 1 milione di euro sono destinate a facilitazioni tariffarie ai gestori degli impianti, da erogare previa rendicontazione delle società, 100mila euro sono destinati al progetto Sport Senior, i corsi di ginnastica gratuita che stanno coinvolgendo circa 4000 over 65, altri 200mila euro sono destinati al sostegno di eventi di portata nazionale e internazionale come il passaggio della fiaccola olimpica, il prossimo 9 gennaio, il Genoa Open di ju-jitsu a febbraio, la Mezza maratona del 19 aprile, il Giro dell’Appennino di ciclismo ad aprile, i mondiali di Orienteering in estate e altro ancora.
Per quanto riguarda i fondi da imposta di soggiorno, 750mila euro andranno per la nuova tappa del Cerro Abajo Downhill Red Bull mentre 100mila saranno destinati a un nuovo match internazionale di rugby. Tornando alla parte corrente 172mila euro sono destinate agli uffici tecnici per le verifiche sugli impianti: “Stiamo facendo effettuare sopralluoghi con priorità agli impianti con concessioni in scadenza per capire quali siano i fabbisogni e quale sia la situazione delle strutture, con l’obiettivo di arrivare alle soluzioni più efficienti possibili”, ha concluso la sindaca.