Spiaggia libera vicino al molo di Alassio: nessuna cancellazione. Il sindaco Melgrati: “Vogliamo solo spostarla”

  • Postato il 16 agosto 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico agosto 2025

Alassio. “A mali estremi, estremi rimedi”. Marco Melgrati non ha usato giri di parole. Il sindaco di Alassio ha deciso per il pugno duro: basta caos sulla spiaggia libera vicino al molo. Troppe liti, troppe polemiche. La proposta a caldo? ”Cancellare la spiaggia libera”. In realtà, non si tratterebbe di una”cancellazione”, ma più che altro di uno “spostamento” della stessa spiaggia libera. Anche perché “cancellare o spostare” un lido non è esattamente un colpo di mano. Le spiagge in Liguria sono demanio statale. La Regione stabilisce chi può fare cosa. Serve una variazione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo. E solo la Regione può approvarla.

“L’obiettivo – spiega il sindaco Melgrati ai microfoni di IVG – è semplicemente quello di spostare la spiaggia libera vicino al molo aumentando la metratura di quella organizzata davanti a Spotti. Quindi non si cancellerebbe nulla, ma si andrebbe ad aumentare lo spazio di un lido già presente”.

La legge regionale vuole almeno il 40% di costa libera o libera attrezzata. Alassio non è la peggiore della provincia (Spotorno, ferma al 10%, fa ben peggio), ma si trova sotto la soglia. Regione Liguria ha recentemente sospeso la soglia del 40% fino al 30 dicembre 2027, per facilitare la riassegnazione delle concessioni balneari. Piccola curiosità: a proporre la proroga, con un emendamento approvato in consiglio regionale lo scorso gennaio, fu proprio un alassino, ovvero il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Rocco Invernizzi.

Trattandosi di un “semplice spostamento” degli spazi (e non, come specificato dal sindaco Melgrati, di una “cancellazione”), tuttavia, l’amministrazione alassina, nei prossimi mesi, dopo aver seguito i dovuti passaggi burocratici e ottenuto il parere favorevole dell’ente regionale, potrebbe riorganizzare l’asset delle spiagge libere, “eliminando” sì la libera adiacente al molo centrale, ma solo per trasferirla e “accorparla” ad un’altra già esistente. In pratica gli stabilimenti balneari privati  (circa 3-4 strutture) verrebbero “scalati” vicino al molo e la libera trasferita.

Secondo i dati della Regione, su 63 comuni costieri liguri ben 21, praticamente un terzo, non rispettano la quota minima del 40% di spiagge libere. La provincia di Savona è la più “privatizzata” della Liguria. Alassio, come detto, è già sotto soglia: solo il 14,4% di spiaggia è libera e il 6,5% è libera attrezzata.

I recenti episodi di cronaca avvenuti sul lido alassino hanno portato il sindaco a prendere una decisione drastica, che, come tale, ha diviso l’opinione pubblica.

Anche tra i cittadini, quanto meno tra chi ha commentato l’annuncio social del sindaco Melgrati di rivolgersi alla Regione per chiedere “la cancellazione della libera”, le opinioni sono nettamente divise. C’è chi, come Catia, è preoccupata per la riduzione degli spazi pubblici: “Continuiamo a togliere le spiagge libere. Ai cittadini per bene di Alassio e ai turisti che hanno diritto al mare libero invece non ci pensa nessuno. In Francia lo sa quante spiagge libere ci sono in pieno centro città? Pulitissime e servite. Da noi invece si pensa subito a privatizzare: la soluzione più facile, ma soprattutto la più incivile”.

Dall’altra parte, c’è chi appoggia la decisione del sindaco. Gianni scrive: “Quel piccolo tratto ha sempre creato problemi, vista la centralità e la vicinanza al pontile. Con l’afflusso di tanta gente, in questo periodo, i problemi sono inevitabili”. E Marco rincara la dose: “La avrei già chiusa da tempo per questioni di ordine pubblico”.

Ma c’è di più. Perché oltre a non “cancellare” la libera vicino al molo centrale, Alassio potrebbe addirittura guadagnare una nuova spiaggia libera, anche più grande rispetto a quella oggetto dei recenti fatti di cronaca.  Si tratta, in particolare, di un tratto di arenile appena tornato al Comune dopo la rinuncia della Colonia di Santa Maria Ausiliatrice. Il futuro di questo lido non è ancora stato deciso, ma con ogni probabilità verrà definito contestualmente alla richiesta di trasferimento della spiaggia libera adiacente al molo centrale.

Per il momento, quindi, tutto resta in sospeso: ora occorrerà aspettare che il Comune di Alassio faccia la prima mossa, con una richiesta ufficiale alla Regione. Solo allora si potrà capire se la proposta del sindaco avrà il via libera dell’ente.

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Il Vostro Giornale

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