Spagna, cosa dicono le memorie di Juan Carlos

È ancora polemica tra l’ex re Juan Carlos I e il figlio, il re Filippo VI. A 48 ore dalla pubblicazione delle sue memorie, Juan Carlos ha pubblicato un video nel quale giustifica l’uscita del libro e spiega che ha fatto lo sforzo di scriverlo per i giovani spagnoli. “Voglio che sappiate che grazie ai vostri genitori, ai vostri nonni e a molti spagnoli uniti siamo riusciti a fare una transizione esemplare”, ha dichiarato. La Casa Real ha preso le distanze dalle parole di Juan Carlos sostenendo che non era al corrente della pubblicazione del video.

Edito dai tipi di Planeta, il libro “Riconciliazione” è nelle librerie spagnole da oggi, dopo un mese dalla pubblicazione in Francia. Le memorie, scritta da Juan Carlos dall’esilio in Abu Dhabi, sono narrate in prima persona e rivendicano l’eredità democratica della Spagna.

Per Juan Carlos, la corona spagnola “ha permesso di collegare la Spagna con il resto del mondo”. Il re in esilio considerato una delle menti dietro la transizione dalla dittatura di Francisco Franco alla democrazia. Vive negli Emirati Arabi Uniti dopo lo scandalo di una relazione sentimentale con Corinna Larsen e la scoperta del suo patrimonio all’estero.

Il libro di memorie è dedicato alla sua famiglia (esclusa la Regina Letizia) e a tutte le persone che l’hanno accompagnato nel processo di transizione democratica. Nell’introduzione spiega che ha voluto scrivere le sue memorie perché sente che è stato derubato della sua storia.

Juan Carlos ammette gli errori commessi “perché non sono un santo”, ma difende tutto l’eredità lasciata alla Spagna. Riconosce la simpatia verso Franco e molte storie fuori dal matrimonio (ma non tutte quelle che sostiene la stampa). Quella con Corinna Larsen, secondo Juan Carlos, è stata strumentalizzata per fargli finire il suo mandato.

 

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