“Sono io Maddie McCann, sono stata rapita. Lei è mia madre, mi ricordo quando giocavo con il mio fratellino Sean”: condannata per molestie Julia Wandel
- Postato il 8 novembre 2025
- Crime
- Di Il Fatto Quotidiano
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La 24enne Julia Wandelt è stata riconosciuta colpevole di molestie nei confronti della famiglia di Madeleine McCann. La donna polacca, originaria di Lubin, ha inondato per anni di telefonate, messaggi e improvvise presenze davanti a casa la famiglia di Madeleine, la bimba scomparsa nella località turistica portoghese di Praia da Luz nel 2007. Come riporta il Guardian, “venerdì Wandelt si è portata le mani al viso quando i giurati della Crown Court di Leicester hanno emesso il verdetto di colpevolezza per le molestie subite da Kate e Gerry McCann tra giugno 2022 e febbraio di quest’anno”. Dopo un processo durato cinque settimane, la giuria ha però fatto alcuni distinguo. Ha stabilito ad esempio che Wandelt non è colpevole di stalking. Anche la coimputata, Karen Spragg di Cardiff, è stata dichiarata non colpevole di stalking e nemmeno di molestie. La giudice Cutts ha condannato Wandelt a sei mesi di prigione, che però la donna ha già scontato. Nelle scorse ore le è stato notificato un ordine di espulsione e ora la decisione se mantenerla in custodia prima del ritorno in Polonia spetta al ministro degli Interni.
Secondo il resoconto dei tabloid inglesi, durante il processo la Wandelt messa alle strette rispetto all’ossessività del suo comportamento aveva affermato che tutto nascesse da quando da bambina aveva subito abusi. La giudice però non ha accettato le “prove” che ciò dovesse giustificare il suo comportamento ossessivo verso i McCann. “Durante il processo, Wandelt ha affermato di avere ricordi, indotti tramite sedute di ipnosi, di essere stata rapita e di aver vissuto con i McCann da bambina”, riporta il Guardian. “Ha affermato che tra questi ricordi c’erano anche il momento in cui dava da mangiare al fratello minore di Madeleine, Sean, e il gioco del girotondo”. Giusto per fare capire il grado di disconnessione dalla realtà dela Wandelt, nell’aprile del 2025 la donna ha chiamato e inviato messaggi alla madre di Madeleine più di 60 volte in un solo giorno. Risale invece allo scorso dicembre, il momento in cui McCann sono stati avvicinati da Wandelt nel vialetto della loro casa per implorarli a sottoporsi a un test del DNA. In un altro passaggio del dibattimento in aula, Kate McCann ha affermato di essere rimasta turbata dal comportamento di Wandelt, in particolare dalla lettera in cui si rivolgeva a lei chiamandola “mamma“.
Wandelt, infine, non si è limitata alle molestie, ma ha costruito un castello di supposizioni (infondate) e millantato dettagli sul rapimento di Maddie che rasentano la follia. Wandelt ha dichiarato ai giurati di credere che il padre di Madeleine fosse coinvolto nella sua scomparsa e che sua madre fosse a conoscenza del rapimento, ma che “non avevano altra scelta”. Ha ipotizzato che l’indagine della polizia in corso sulla scomparsa, denominata Operazione Grange, e che ha ricevuto finanziamenti per oltre 13 milioni di sterline, implichi riciclaggio di denaro. Ci è però voluta la prova cardine per smontare le farneticazioni della 24enne polacca, fornita dall’esperta forense, Rosalyn Hammond: “Julia Wandelt non può essere Madeleine McCann perché i loro profili del DNA non corrispondono”.
Wandelt però non è stata soddisfatta dalla prova fornita e ha dichiarato alla corte che “vorrebbe vedere la documentazione completa che dimostra che sono persone diverse”. Infine, i McCann hanno dichiarato di non aver tratto alcun piacere dal verdetto. In una dichiarazione hanno affermato che “come la maggior parte delle persone, non volevamo affrontare un processo in tribunale e volevamo solo che le molestie cessassero”. La decisione di procedere penalmente è infatti stata presa dal Crown Prosecution Service, sulla base delle prove raccolte dalla polizia.
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