Solo 4 prime al Don Gallo di Savona, Flc Cgil: “Effetto delle politiche scellerate di Valditara. Qui c’è bisogno di più classi non di meno”

  • Postato il 12 agosto 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Savona. “Bene hanno fatto i docenti del Don Gallo a fare emergere il problema, saranno i primi a dover gestire le ‘classi pollaio’, bene ha fatto il Comune di Savona a chiedere un incontro urgente all’Ufficio Scolastico Provinciale per tutelare questo istituto e le sue peculiarità. La scuola deve essere il centro della società”. Lo dichiara Licia Cesarini, segretaria generale FLC CGIL Savona in merito alla protesta degli insegnanti della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo Don Gallo di Savona che dall’anno prossimo avrà una prima in meno (quattro invece che cinque).

“Gli effetti di queste politiche scellerate, che l’Ufficio scolastico provinciale si limita a riportare su scala locale, si stanno già manifestando: docenti dichiarati ‘perdenti posto’, accorpamenti di classi all’ITIS e al Liceo ‘Della Rovere’ – provvedimenti che, ovviamente, non riguardano il corso propagandistico sul ‘Made in Italy’ voluto da Giorgia Meloni – e anche all’Istituto Comprensivo I di Savona, intitolato a Don Andrea Gallo. Quest’ultimo opera su più plessi, con una forte presenza di studenti di origine migrante, e collabora con il doposcuola popolare: un contesto che avrebbe bisogno di più classi, non di meno”.

“Lo scorso aprile, quando il Ministero dell’Istruzione e del Merito, guidato dal Ministro Valditara, annunciò il taglio di 5.660 docenti, fummo tra i pochi a prendere una posizione netta”. Secondo la FLC CGIL, “la programmazione di tale riduzione, così come la pervicacia con cui viene portato avanti il dimensionamento della rete scolastica, non ha alcun fondamento. Nemmeno le previsioni sulla denatalità certificate dall’ISTAT registrano una diminuzione di futuri alunni tale da giustificare queste misure di riduzione dell’organico e di chiusura delle scuole, per di più applicate indistintamente a tutti i gradi di istruzione. Anzi, questa “operazione matematica” viene portata avanti nonostante nel nostro sistema scolastico ben 6.225 classi siano composte da un numero di alunni superiore al limite di legge, senza contare le migliaia di classi con presenza di alunni con disabilità costituite con numeri fuori norma”.

Autore
Il Vostro Giornale

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