“Smentisco i 50-70mila euro di cachet a puntata per Barbara D’Urso, in Rai c’è un tetto. Torto a Mediaset? E’ legittimo che continui a lavorare”: parla Milly Carlucci
- Postato il 17 settembre 2025
- Televisione
- Di Il Fatto Quotidiano
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Non ha paura di cadere nel trash Milly Carlucci (“vogliamo essere lo specchio della società, in tutte le sue sfumature”) ma soprattutto difende con forza la decisione di inserire nel cast di “Ballando con le stelle“, in partenza sabato 27 settembre, Barbara D’Urso. Non un passo falso, non uno sgarbo a Mediaset: “Sarebbe stato uno sgarbo se avessimo chiamato un volto sotto contratto con Mediaset. Tra l’altro in passato è successo che volti Rai andassero ospiti, con il beneplacito dell’azienda, in show direttamente concorrenti. Un personaggio che non ha contratti deve potersi considerare libero: se desidera continuare a lavorare, è legittimo che lo faccia. Non può esserci qualcuno che dica: ‘Non devo lavorare'”, spiega Carlucci in un’intervista a “La Stampa“.
Fianco a fianco dopo le tensioni del 2011, quando Carlucci fece un esposto contro D’Urso per il plagio di “Baila“: “È stata un’azione legale tra due aziende che sui programmi fanno business e difendono il proprio investimento. I rapporti tra i singoli artisti sono un’altra cosa. Personalmente stimo molto D’Urso perché è una grande professionista con un’incrollabile forza di volontà. Ha costruito la sua carriera sul lavoro, non sulla fortuna. Siamo due donne che si prendono per mano: ognuna aiuta l’altra, perché anche a noi fa gioco averla“. Per assicurarsi la presenza in pista dell’ex volto di Canale 5, la società Ballandi e la Rai hanno garantito alla concorrente un cachet importante, secondo Repubblica fissato tra i 50 e i 70 mila euro a puntata: “Smentisco categoricamente. In Rai abbiamo un sistema calmierato: c’è un tetto ai cachet, ragion per cui persino a Sanremo non si vedono star hollywoodiane. Figurarsi se Ballando potrebbe fare eccezione. Tra l’altro il nostro budget è sempre lo stesso: non un euro di più”, assicura Carlucci che prova a smorzare le polemiche.
“Con Barbara c’è una storia cominciata anni fa, quando la invitai come ballerina per una notte. Alla fine ci siamo riusciti, l’anno scorso è stata nostra ospite e da lì è nata l’idea di questa curiosa avventura come concorrente. Barbara è una grande capoprogetto, direttore artistico, conduttrice, è una donna che ha avuto il controllo su tutte la parti dei suoi programmi; qui deve essere seguita da un maestro che la dirige, e il parere del maestro ha un peso. E poi deve lasciarsi andare, farsi coccolare da un gruppo che le sta intorno, che risponde a una logica generale. Non è lei l’ammiraglio, ma diventa una punta di diamante facendo l’agonista”, aggiunge il volto del sabato sera di Rai1 al settimanale “Chi”.
Al giornale diretto da Massimo Borgnis, spiega anche come ha ottenuto il sì del campione Fabio Fognini, che poco più di un mese fa giocava a Wimbledon: “È cominciato tutto l’anno scorso, quando è venuto da noi come ballerino per una notte ed è stato molto divertente. E credo che, nell’occasione, mi abbia dato una bella mano sua moglie, Flavia Pennetta. Era entusiasta di questa esperienza, ma è chiaro che non sarebbe venuto in gara se non avesse deciso di smettere di giocare. Adesso ha tante strade davanti, ma il momento in cui passi da un’esperienza totalizzante come lo sport attivo a un’altra vita è delicato psicologicamente. Ballando per lui può essere una vacanza divertente, di decompressione. Perché fare una carriera come la sua richiede una forza mentale e fisica enormi”.
Nei confronti della trasmissione, abituata ormai da anni ad accogliere grandi artisti, è arrivata nei giorni scorsi una stoccata di Pupo: “Barbara D’Urso a Ballando? Quando ci vedrete me allora sarò proprio rovinato”. “Pupo ha il diritto di dire quello che vuole. È vero che lo abbiamo invitato, ma abbiamo smesso perché abbiamo capito che il suo “no” era una resistenza profonda”, replica Carlucci. “Negli anni, poi, ciascuno di noi cambia il proprio approccio alle cose, diventano più leggere, meno complicate. Nel momento in cui la vita lo dovesse cambiare e dargli una disponibilità a mettersi in gioco in una cosa diversa dal suo mestiere, torneremo alla carica. È chiaro che lui non abbia voglia, ma, a favore di quelli che hanno accettato la sfida, dico che buttarsi è divertente, offre una percezione di se stessi diversa e gratificante. E non sei giudicato per la professione. Puoi essere il migliore nel tuo campo, ma qui vieni giudicato per un’altra cosa. Devi vivere la leggerezza di questa sfida come quando giochi con gli amici. È un gioco serio, ma è sempre un gioco”, conclude la conduttrice.
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