Skymetro, pronto il progetto con le modifiche: obiettivo gara a fine 2024 (con l’incognita elezioni)

  • Postato il 18 settembre 2024
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Genova. Nuovo incontro la settimana prossima a Roma per lo Skymetro, la metropolitana sopraelevata in Valbisagno rimasta impantanata nelle osservazioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici. L’assessore Matteo Campora e i tecnici di Tursi saranno martedì prossimo al ministero dei Trasporti per presentare le ultime modifiche. Dopodiché il progetto aggiornato dovrà essere ufficialmente depositato, l’organo consultivo del Mit avrà poco più di un mese per elaborare un nuovo parere e a quel punto il Comune potrà finalmente bandire la gara per l’affidamento dei lavori, già finanziati dal Governo con 398 milioni di euro.

“Il ministero è stato molto puntuale nell’evitare qualunque pericolo futuro di interpretazioni di leggi che dicono che non si può toccare nulla delle opere già fatte nell’ambito del torrente – ha spiegato il sindaco Marco Bucci a margine del Consiglio comunale -. Il ministero ci ha detto di trovare soluzioni tecniche alternative, dopo un mese e mezzo di lavoro ci siamo riusciti. La settimana prossima faremo un incontro e le presenteremo”.

Nella lunga lista di carenze e problemi evidenziati dal Consiglio superiore dei lavori pubblici c’era soprattutto la curva di raccordo tra i binari esistenti della metropolitana e la futura stazione di via Canevari. L’impalcato avrebbe dovuto appoggiarsi al ponte della ferrovia mediante una trave metallica sostenuta da un pilastro in cemento sulla verticale del rostro, espediente ritenuto pericoloso per la possibile interazione con le fondazioni del ponte e il rischio di ridurne la sezione idraulica con conseguente “criticità” sul Bisagno. Altro punto complicato è l’attraversamento del Bisagno sulla copertura di Marassi: il progetto già approvato prevedeva la demolizione e ricostruzione di parti dei setti in cemento che sostengono la piastra, per questo i tecnici del Mit hanno suggerito una soluzione meno invasiva, avanzando anche dubbi di carattere normativo.

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Il ponte obliquo a Sant'Agata del vecchio progetto: una struttura simile sarà replicata davanti allo stadio

Nella nuova versione questi problemi verrebbero superati. Da quanto si apprende, per passare dalla sponda destra alla sponda sinistra davanti allo stadio Ferraris lo Skymetro percorrerà un ponte a campata unica molto simile a quello previsto in origine all’altezza di Sant’Agata. In questo modo la copertura del Bisagno non dovrà essere smontata e non ci saranno nuove strutture in alveo. L’impalcato attraverserà in obliquo il grande parcheggio di piazzale Atleti Azzurri d’Italia e proseguirà lungo piazzale Marassi e via Mandoli verso Molassana. E anche per l’interferenza col ponte ferroviario in via Canevari i progettisti avrebbero trovato il modo di soddisfare le richieste del Consiglio superiore dei lavori pubblici. La versione aggiornata dovrà includere anche una serie di approfondimenti geologici, idrogeologici, idraulici e geotecnici, in particolare sulle fondazioni delle pile che presentavano ancora aspetti poco convincenti.

L’obiettivo di Bucci, che nel frattempo pensa alla campagna elettorale per la Regione, è incassare il via libera a novembre in modo da pubblicare il bando tra dicembre 2024 e gennaio 2025, in anticipo rispetto alla scadenza stabilita per decreto che è giugno 2025. Tra l’altro, se il sindaco sarà eletto governatore, la palla passerà nelle mani del suo vice Pietro Piciocchi, e non è escluso che nel frattempo possa cambiare pure l’assessore alla Mobilità nel periodo di transizione verso la seconda campagna elettorale, quella per le elezioni comunali nella primavera 2025.

no skymetro riunione comitato

L’operazione Skymetro, insomma, si intreccia a doppio filo con la politica “pura”, anche per un altro motivo molto più concreto. Se a vincere le elezioni regionali fosse il centrosinistra, il destino dell’opera potrebbe mutare radicalmente. Nelle scorse settimane il comitato Opposizione Skymetro – Valbisagno Sostenibile ha chiesto un impegno chiaro a tutti i candidati e specialmente a quelli dell’attuale opposizione: abrogare la deroga salva-Skymetro approvata dalla giunta Toti alla fine del 2023 che consente di costruire a meno di 10 metri dall’alveo. Senza quel provvedimento la metropolitana sopraelevata lungo l’argine del Bisagno non si può costruire. Finora solo l’area rossoverde si è espressa chiaramente, mentre Andrea Orlando ha definito lo Skymetro “utile”, anche se “concepito male”. Uno stop dell’iter sarebbe ovviamente clamoroso, anche perché implicherebbe una grossa incognita sulla possibilità di usare in altro modo i 398 milioni già a disposizione.

Sui binari della metro in Valbisagno incombe pure il ricorso al Tar depositato da Legambiente per conto degli oppositori, al momento fermo in attesa di sviluppi. L’eventuale avvio della gara permetterebbe di chiedere una sospensiva e di bloccare l’iter. Nel frattempo il Comune dovrà sciogliere anche il nodo dei costi, che saranno sicuramente superiori rispetto al quadro economico di tre anni fa. In ogni caso la scadenza per l’inaugurazione è fissata a dicembre 2029 e Tursi ha tutto il tempo per ulteriori correttivi e cambi in corsa, se ce ne sarà bisogno.

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Genova24

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