Sistema Sorrento, la colletta degli imprenditori e dei politici per ‘salvare’ la poltrona del sindaco Coppola messa a rischio da una causa

  • Postato il 3 ottobre 2025
  • Giustizia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Fu organizzata una raccolta fondi tra i consiglieri comunali e gli imprenditori del ‘Sistema Sorrento’ per sostenere le spese legali in Cassazione di una causa che, se persa, avrebbe spedito il sindaco Massimo Coppola a casa, fermando il giro di mazzette e corruzione intorno agli appalti. Una quota, “una tassazione” da 700 euro a testa. Il legale da pagare era tra i migliori della Campania, forse d’Italia.

Si trattava della causa promossa dalla famiglia Morelli per sancire l’incandidabilità di Marco Fiorentino. Un consigliere comunale condannato e sanzionato per l’omicidio colposo di due signore uccise il 1 maggio 2007 dal crollo di una gru del montaggio luminarie, quando il sindaco era lui. I voti di Fiorentino furono determinanti per la vittoria di Coppola al ballottaggio del 2020. In caso di accoglimento dei ricorsi dei Morelli alla giustizia civile e amministrativa, a cascata c’era il serio rischio che venissero annullate le elezioni.

Ne parlano Raffaele Guida detto Lello il Sensitivo, il braccio destro di Coppola – entrambi sono ora ai domiciliari fuori la Campania – e un imprenditore del Sistema Sorrento, Raffaele Guarino, in una conversazione del 15.3.2024 che ilfattoquotidiano.it può raccontare in esclusiva. E’ una intercettazione ambientale.

Guida Il Sensitivo: (…) è un’altra richiesta che Massimo sta facendo un pochettino a tutti noi che collaboriamo intorno a lui. Allora noi stiamo presentando il ricorso in Cassazione … presentiamo tramite lo studio (…) …ci ha consigliato di affiancare a questo ricorso anche un professore di diritto costituzionale che sta a Roma e che ha voce in capitolo in Cassazione…

Guarino: Mica è lo stesso che ci disse Diego?

Il colloquio devia sulle precisazioni tra chi deve seguire la parte cassazionistisca e chi quella dei ricorsi al Tar e al consiglio di Stato. Ve ne risparmiamo i tecnicismi. Il nocciolo della questione è che questi avvocati andavano pagati, occorrevano molti soldi, e Marco Fiorentino, che come suo diritto stava resistendo alle azioni legali dei Morelli per rimanere in carica, chiedeva aiuto sul versante delle spese.

Guida: Il signore che deve fare il ricorso è stato condannato in appello, si è fatto un danno di quasi quarantaseimila euro … che sta pagando lui, però lui giustamente dice, io mo’ per andare in Cassazione, io faccio il Consigliere comunale, sto affianco a voi si, veramente, ha detto però io non ho interesse di andarmi a pigliare la Cassazione, tutte le spese ve le dovete sobbarcare voi, tanto è vero che c’ha fatto firmare un foglio. Che siamo noi a rispondere di tutte le spese, solo per presentare ricorso in Cassazione questo ci ha chiesto undicimila euro, solo per presentarlo. Verremo condannati, novantanove per cento (infatti, ma la sentenza arriverà quando Coppola è già in carcere, ndr).

Guarino: Lui ha fatto il calcolo preventivo che ci volevano trentacinquemila euro, (…)

Guida: Totale dovrebbe essere questo, quindi undici per la presentazione, dovrebbe essere ventiquattro, venticinque, ventisei, ventisette mo’ non lo sappiamo, dipende pure da quanto dura, perché più dura, più può essere alta la spesa. Diciamo non dovreste arrivare a cinquantamila euro. Mo’ diceva Massimo, se, non è obbligatorio, io te lo dovevo dire perché Massimo mi ha chiesto di dirtelo: stiamo facendo una tassazione tra dieci, tra quindici amici di settecento euro a testa, chi vuole partecipare

Guarino: chè è sta tassazione, scusa, fammi capire scusa. Faticamm’eee .. cioè io glieli posso anticipare pure tutti quanti io, poi recuperiamo ….

La sintesi del resto della conversazione verte tra la generosità di Guarino che vorrebbe provvedere da solo oppure “buttarli nelle spese” (ovvero metterli nella contabilità delle tangenti), e Guida che invece insiste per accontentare quelle che presenta come le volontà di Coppola: fare quote uguali tra tutti, “così nessuno si svena”. E nessuno accumula un credito troppo ampio, non si sa mai. “Pure un altro amico si è proposto, un altro amico è venuto direttamente la, venne con i soldi (tutti i soldi necessari alle spese legali, ndr) e non ce li siamo pigliati” precisa Guida. Meglio dividere. Poco dopo dal Brondi ‘canarino’ di Guida intestato a un pakistano parte una telefonata a Coppola: “Caro, solo per dirti che Raf ha aderito…”.

Siccome è impossibile consultare l’intera dozzina di consiglieri di maggioranza e i quattro assessori che a turno hanno sostenuto Coppola per chiedere se e come hanno partecipato alla colletta, l’unico con cui abbiamo provato, visto il ruolo ricoperto, è l’ex presidente del consiglio comunale Luigi Di Prisco (Viviamo Sorrento). “A me non hanno mai chiesto nulla e agli assessori del mio gruppo, che io sappia, nemmeno”. Ma le era arrivato all’orecchio qualcosa? “Un paio di assessori me ne accennarono”. Quando? “Pochi mesi prima dell’arresto di Coppola”. Che finì in carcere il 20 maggio.

“Quello che appare interessante per le indagini in corso – scrive la Finanza di Massa Lubrense nell’informativa ai pm di Torre Annunziata – è stato il sostegno incondizionato di coloro che, evidentemente, intendono assicurarsi i benefici dalla permanenza di Coppola sullo scranno di sindaco”. Grazie al quale la giostra delle tangenti si muoveva a velocità sostenuta.

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Il Fatto Quotidiano

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