Sinner e Alcaraz danno fastidio, dopo Federer anche Tsonga attacca il duopolio Jannik-Carlos: “Così è troppo facile”
- Postato il 20 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Si sa, per chi vince, domina e sta la su, davanti a tutti gli altri, è più semplice essere preso di mira e criticato. E non serve esporsi o commettere chissà quale sgarbo o errore. Basta semplicemente continuare sulla propria strada, strappare record e prendersi una vittoria dopo l’altra per diventare oggetto di commenti non certo classificabili alla voce “complimento”. È quello che sta accadendo anche a Sinner e Alcaraz, sempre più “sotto assedio”.
Jannik e Carlos iniziano a dare fastidio
Capita a tutti di venire attaccati quando non si fa altro che alzare trofei. Ed è quello che sta, inevitabilmente, accadendo anche Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, dominatori del tennis da due anni a questa parte e nell’occhio del ciclone per un duopolio che evidentemente inizia a dare fastidio. Aveva avuto da ridire “Re” Roger Federer qualche giorno fa, oggi arriva la stilettata di Jo-Wilfried Tsonga, che in carriera qualcosa ha messo in bacheca, ma che la vetta del ranking non l’ha mai realmente sfiorata.
La carriera di Tsonga
Diciotto titoli vinti, ma zero Slam, con una sola finale giocata, quella in Australia nel 2008, e un numero 5 come best ranking ATP a maggio 2012. Questo lo score dell’ex tennista transalpino, ritiratosi nel 2022 e che nelle ultime ore ha voluto dire la sua circa l’attuale situazione vissuta dal tennis mondiale con Jannik e Carlos a monopolizzare e spartirsi tornei, attenzioni, montepremi e, ovviamente, il primato del ranking, lasciando agli altri solo le briciole.
Dominio
Briciole che si traducono in un distacco di oltre 4mila punti tra l’altoatesino, numero 2 al mondo, e il primo inseguitore, Alexander Zverev (10.000 per Jannik, 5.930 per il tedesco), con Alcaraz che, dopo la bandiera bianca alzata da Sinner a Shanghai per crampi, è scappato a 11.340 punti. Da qui, il j’accuse di Tsonga, che nel corso di un’intervista al broadcaster francese UniverseTennis ha spiegato: “In questo momento ci sono solo loro due, ma è diverso da quando giocavo io”.
L’accusa di Tsonga
“La cosa che mi sarebbe piaciuta – ha proseguito Tsonga – è vederli giocare nella mia epoca. Non era come oggi, lì poteva capitarti di arrivare in un qualsiasi torneo e, magari, dovevi vedertela con Del Potro al terzo turno, Murray agli ottavi, Djokovic ai quarti, Federer in semifinale e Nadal in finale. Sono già cinque, e ce ne erano degli altri. Chiaro che la situazione attuale sia molto diversa. Loro sono in due, dietro c’è il vuoto”.