Sinner, Binaghi è un furia con Vespa e Gramellini: “Opinionisti da strapazzo”. Poi attacca anche Milano-Cortina

  • Postato il 27 dicembre 2025
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Angelo Binaghi a tutto campo. Il presidente della FITP ha affrontato tantissimi argomenti nel corso della sua intervista con il quotidiano Libero e come spesso accaduto anche in passato non si è contenuto soprattutto quando c’è da difendere Jannik Sinner dalle critiche, soprattutto dopo il caso Coppa Davis.

L’attacco ai critici di Sinner

Nel corso degli ultimi mesi sono state tante le critiche che sono arrivate all’indirizzo di Jannik Sinner, soprattutto dopo la decisione del numero 2 del mondo di rinunciare alla convocazione per la Coppa Davis. Critiche che sono arrivate soprattutto da personaggi un po’ lontani dal mondo del tennis come Bruno Vespa o come Massimo Gramellini: “Jannik risponde a suon di risultati e zittisce tutti. Lasciamo parlare e scrivere certi opinionisti da strapazzo. Conosciamo Jannik da bambino, il tennista ma anche il ragazzo. Meriterebbe una statua. La Davis l’anno prossimo? Non ne abbiamo parlato ma spero possa giocare ma abbiamo dimostrato di poter vincere anche senza il miglior giocatore al mondo”.

Il sogno di Roma come quinto slam

Gli Internazionali di Roma sono diventati uno degli appuntamenti più importanti nel mondo del tennis e soprattutto uno degli eventi sportivi di maggior successo ospitati nel nostro paese. Da tempo Binaghi però coltiva il sogno di riuscire a far crescere ancora di più il torneo e portarlo da Masters 1000 come in questo momento fino a diventare il quinto slam. Un sogno che per essere accarezzato deve però essere accompagnato anche da investimenti importanti per rendere le strutture del Foro Italico vicine a quelle dei principali tornei del mondo del tennis (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open).

Ritengo ci debbano essere tre requisiti per arrivare ad avere l quinto slam e tenercelo per sempre: il tennis italiano al top e ci siamo, la credibilità a livello internazionale e abbiamo un italiano come presidente della ATP e poi un investimento statale che sarebbe sempre notevolmente inferiore quello per Milano-Cortina”.

La battaglia per il tennis in chiaro

Un altro dei cavalli di battaglia del presidente della FITP è quello che riguarda la trasmissione in chiaro dei match di tennis: “Non vedo perché dovrebbe essere altrimenti. Quando uno sport raggiunge certi risultati e tale popolarità, la prima rete dell’emittente di stato è la sua casa e i vertici ai se ne sono accorti. La nazionale di calcio, che speriamo vada ai Mondiali, dove viene trasmessa?”.

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