Sinner-Alcaraz, Mouratoglou rivela il calo di Carlos, poi elegge Jannik a vero numero 1 e lo esalta: “È unico”
- Postato il 28 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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La stagione 2025 ha suggellato il ruolo di dominatori indiscussi del circuito maggiore di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, la cui rivalità sta affascinando e dando continuamente spunti di discussioni a tutti gli appassionati di tennis, compreso il celebre allenatore Patrick Mouratoglou, che sul proprio profilo Instagram ha pubblicato un paio di video in cui analizza le loro sfide di quest’anno e spiega cosa abbia fatto di volta in volta la differenza e perché al momento è lo spagnolo a dover inseguire l’azzurro, nonostante la classifica dica il contrario.
- Mouratoglou spiega cosa fa la differenza nelle sfide tra Alcaraz e Sinner
- Mouratoglou: “Sinner ha una mentalità d’élite”
- Il calo di Alcaraz visto da Mouratoglou
- Mouratoglou: “Sinner è unico, è il vero numero 1 al servizio e in risposta”
Mouratoglou spiega cosa fa la differenza nelle sfide tra Alcaraz e Sinner
Se il 2025 tennistico ci ha insegnato qualcosa è che se Sinner e Alcaraz prendono parte a un torneo, è quasi certo che raggiungano la finale come dimostrano i sei confronti stagionali in atti conclusivi. Se da questi togliamo i casi particolari di Roma, dove Jannik rientrava dopo una pausa di tre mesi, e Cincinnati, dove invece è stato costretto a ritirarsi immediatamente, l’azzurro e lo spagnolo si sono divisi equamente gli altri quattro – e ben più importanti – tornei.
Di questi soprattutto gli ultimi tre ci mostrano l’evoluzione della loro rivalità e la loro costante capacità di crescita per mettere in difficoltà l’avversario. Ma non solo. Analizzando le finali di Wimbledon, US Open e ATP Finals, l’allenatore Patrick Mouratoglou ha individuato qual è l’aspetto che davvero fa la differenza nelle loro sfide: “La stagione 2025 si è conclusa esattamente come doveva: con Carlos Alcaraz e Jannik Sinner in lotta per l’ultimo titolo. Alcaraz ha concluso l’anno da numero uno al mondo, ma Sinner ha sollevato il trofeo delle ATP Finals. E questa finale ha riassunto l’intero anno. A Wimbledon Sinner è stato nettamente migliore. Allo US Open Carlos è stato nettamente migliore. Alle ATP Finals Sinner è stato di nuovo nettamente migliore.
La domanda è: perché? Il servizio ha deciso tutto. Il momento clou di questa settimana a Torino è semplice: Sinner ha servito a un livello completamente diverso, il migliore dell’intero torneo. E non solo il servizio in sé, ma il servizio più il terzo colpo e la capacità di prendere subito il controllo. Allo US Open il servizio di Carlos ha fatto la differenza. Dopo quella finale, se mi avessero chiesto chi avesse il servizio migliore avrei risposto: Alcaraz. Oggi, dopo Torino, non c’è dubbio: Sinner ha il servizio migliore in questo momento”.
[iol_placeholder type="social_instagram" id="DRerBy7DIrX" max_width="540px"/]Mouratoglou: “Sinner ha una mentalità d’élite”
L’ex allenatore di Serena Williams ha poi lodato Sinner, che dopo un torneo dello US Open contraddistinto dalle enormi difficoltà avute in battuta ha lavorato duramente al servizio, mettendo in mostra notevoli miglioramenti poi a Torino: “C’è un momento che spiega tutto. Il set point contro di lui nella finale delle ATP Finals nel primo set. Seconda di servizio. Jannik colpisce a 187 km/h nell’angolo, puro rischio. Dopo la partita, ha detto: ‘Avevo tre opzioni. Ho scelto la più rischiosa. Se dovevo perdere il set, dovevo farlo alle mie condizioni’. Questa è la mentalità d’élite. La mentalità necessaria per vincere queste finali. Ed è esattamente quello che ha imparato dopo lo US Open”.
Il calo di Alcaraz visto da Mouratoglou
Al contrario dopo lo US Open Alcaraz sembra aver accusato un leggero – ma decisivo nel confronto con Sinner – calo, forse dovuto anche al fatto che il duro indoor sia la superficie a lui meno congeniale, tanto che secondo Mouratoglou deve lavorare su alcuni aspetti se vuole dominare nel 2026: “A Torino Carlos non ha giocato al meglio. Troppi errori non forzati di rovescio. Momenti di calo di concentrazione sul dritto. Forse stanchezza di fine stagione, forse semplicemente gli manca la stessa sicurezza indoor. Ma la risposta è chiara: se vuole dominare nel 2026 deve iniziare a migliorare i primi due colpi: il servizio e la risposta”.
Mouratoglou: “Sinner è unico, è il vero numero 1 al servizio e in risposta”
Le statistiche di fine stagione 2025 ci hanno mostrato un dato molto interessante che riguarda Sinner, il quale è stato il primo tennista da quando vengono registrati questi a dati a chiudere l’anno come miglior giocatore sia al servizio che in risposta in quanto a percentuale di game conquistati. Un traguardo incredibili, che dimostra l’efficacia e l’unicità di Jannik, il quale secondo Mouratoglou è il miglior giocatore al mondo in due aspetti fondamentali per il gioco e che dimostrano come lui riesca a dominare sempre i suoi avversari: “Alcaraz deve alzare il livello perché Sinner è attualmente il numero uno al mondo nel servizio e colpo seguente e nella risposta e colpo seguente. È unico. Abbiamo avuto giocatori che dominavano un lato dell’equazione: Roger nel servizio+1, Rafa e Novak nella risposta, ma mai entrambi. Questa è una novità nella storia del tennis”.
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