Sicurezza stradale, i cittadini lanciano una petizione: “Troppi incidenti, il Comune intervenga”

  • Postato il 19 dicembre 2025
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Incidente in via Montevideo, motociclista finisce contro un camion | Foto

Genova. Se non ci si fidasse dell’Istat, basterebbe osservare il traffico di questi giorni sulle strade cittadine o leggere le cronache quotidiane per rendersi conto che Genova ha un problema con la sicurezza stradale.

Gli incidenti sono all’ordine del giorno, soprattutto quelli che coinvolgono pedoni, e l’ultimo ha fatto una vittima:  Elio Arlandi, musicista 67enne, è stato investito e ucciso martedì sera da un camion e trascinato per oltre 2 km da via Cantore alla zona di Belvedere a Sampierdarena.

Con Arlandi salgono a 14 le vittime del 2025, e adesso dai cittadini arriva adesso la richiesta di aiuto alle istituzioni. Daniela Malini, già attivista del comitato No forno elettrico, ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere che il Comune intervenga per mettere in sicurezza le strade genovesi.

“Gli incidenti stradali non si verificano in un vuoto. Sono il risultato di infrastrutture inadeguate, scarsa educazione stradale e insufficiente controllo delle autorità – si legge nella petizione – Chiediamo interventi immediati della sindaca del Comune di Genova, della giunta comunale di Genova, dell’assessore alla Mobilità e Sicurezza Stradale, del comando della Polizia Locale, dei presidenti dei Municipi e del difensore civico della Regione Liguria perché agiscano senza esitazione”.

Le proposte sono l’installazione di dispositivi di rallentamento del traffico nelle aree ad alto tasso di incidenti, l’aumento della segnaletica per i pedoni e campagne di sensibilizzazione sul rispetto delle regole del codice stradale: “La presenza costante delle forze dell’ordine nei punti critici potrebbe inoltre fungere da deterrente efficace”, si legge ancora.

A oggi sono state raccolte qualche decina di firme, ma la speranza dei proponenti è che il  numero salga abbastanza da aprire un dialogo con l’amministrazione. Salgono anche le richieste di istituire zone 30, ovvero aree in cui il limite di velocità è tarato a 30 km/orari. A chiederlo con forza è le Fiab, che ha ribadito anche la necessità di rendere obbligatoria l’installazione di sensori di rilevazione di pedoni e ciclisti sui mezzi pesanti che circolano nelle aree urbane e di dispositivi di segnalazione acustica e visiva per l’autista.

Autore
Genova24

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