“Si torna sempre dove ci siamo lamentati bene”, i “Taci” Perugina e il mondo delle illustrazioni spiegato dall’interno. “Il ruolo dell’AI? Più progredisce e più ci sarà bisogno della firma dell’autore” – parlano gli esperti

  • Postato il 15 aprile 2025
  • Libri E Arte
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 2 Visualizzazioni

Si torna sempre dove ci siamo lamentati bene”, gli iconici “Taci” Perugina e il rivisitato concetto del “basta crederci: nel senso di basta, ma proprio basta crederci”. Il mondo delle illustrazioni può apparentemente essere a noi lontano. In realtà, spesso senza neanche accorgercene, ci siamo totalmente immersi. Spiegare con una sola definizione il significato di “illustrazioni” può essere riduttivo ma, nella loro armoniosa varietà, possiamo definirle come delle opere d’arte – ad esempio disegni, ritratti e suoni – che “traducono” un’idea, rendendola unica e concreta grazie al ‘prodotto’ finale, realizzato da un artista. È il mondo del linguaggio visivo “fatto a penna”.

Per avere una prospettiva più ampia sul mondo delle illustrazioni, abbiamo incontrato Sebastiano Giordani e Federico Zaghis, rispettivamente Ceo e co-founder di Yoonik, ovvero la prima – e, ad oggi, unica – agenzia italiana specializzata in talent e project management per l’illustrazione. Aperta nel 2021 e divenuta SRL l’anno successivo, l’agenzia conta un roster di oltre 50 illustratori italiani e si posiziona come punto di riferimento per brand e aziende che vogliono innovare la propria comunicazione attraverso un linguaggio visivo creativo, strategico e ad alto impatto emozionale.

Yoonik non si limita a fornire contenuti visivi, ma connette i brand con gli artisti più adatti a interpretarne i valori e i messaggi, costruendo progetti su misura. Anche perché “la comunicazione si sta evolvendo verso un utilizzo sempre più strategico del linguaggio visivo”, hanno dichiarato Giordani e Zaghis. Gli artisti fanno gli artisti e, al resto, ci pensa l’agenzia. Perché, come ci è stato spiegato, Yoonik fornisce supporto strutturato agli illustratori in termini di rappresentanza, gestione commerciale e tutela legale. Allo stesso tempo, viene offerto ai brand un accesso esclusivo agli artisti presenti nella scuderia di Yoonik.

Più della metà degli artisti dell’agenzia hanno accordi esclusivi. Altri, invece, lavorano anche extra. E sono soprattutto gli illustratori che sono riusciti a crearsi un nome riconoscibile, specialmente sui social. Alcuni tra gli artisti di maggior rilievo presenti in Yoonik sono Diari di Brodo (114 mila followers su Instagram), Timidessen (209 mila followers su Instagram) e Linea Daria (162 mila followers su Instagram). Avere un buon seguito sui social ti rende maggiormente appetibile nei confronti dei clienti. Ma l’equazione non è scontata. Al centro di una collaborazione, che al suo termine sfocerà con la realizzazione di una campagna marketing, un murale e molto altro, ci deve sempre essere un rapporto di fiducia (artistica) tra l’illustratore e la società.

Ed è anche in questa circostanza che interviene il team di Yoonik. L’agenzia si occupa di consigliare gli artisti idonei, in base alla loro attitudine ed al loro stile, ai clienti che vogliono avvalersi dell’illustrazione all’interno del proprio business. Ogni fase progettuale viene “coperta” da Yoonik, agendo da collante tra il loro artista e il brand. Nella chiacchierata con Giordani e Zaghis è stato toccato anche il sensibile tema legato all’intelligenza artificiale. Instagram è stata invasa da foto e ritratti realizzati da ChatGPT con lo stile dello Studio Ghibli. Costi bassi e buona resa. Potrebbero le aziende, quindi, preferire l’AI agli illustratori? “Più progredisce l’AI e più ci sarà bisogno della firma dell’autore”, hanno detto il Ceo e il co-fondatore di Yoonik. Anche in ambito artistico l’AI viene percepita come strumento parallelo, che affianca, piuttosto che una vera e propria alternativa. Ad oggi, le emozioni e la creatività umana, rimangono ancora al centro.

L’agenzia si inserisce in un contesto globale in cui l’ascesa della creator economy e l’evoluzione delle strategie di marketing rendono i contenuti visivi sempre più centrali. A differenza dell’influencer marketing tradizionale, gli illustratori offrono opere durature e riconoscibili, trasformando l’identità visiva di un brand in un asset memorabile. Centrale è anche l’autoironia: se ci sono società che, avvalendosi degli illustratori, chiedono un progetto finale che sia originale nel contenuto ma standardizzato nella forma, c’è chi invece chiede agli artisti di fare un’opera che parodizzi la propria azienda, ad esempio, storpiandone il nome reale. Perché sì, tutto fa comunicazione.

Yoonik, che ha il gruppo editoriale Sesaab come socio di minoranza, è stata un punto di riferimento per brand nazionali e internazionali, tra cui Deliveroo, Louis Vuitton, Microsoft, Prime Video, Rayban, Starbucks e molti altri, che si sono affidati ai talent dell’agenzia per veicolare la propria comunicazione attraverso l’arte. L’illustrazione è una disciplina già ben sviluppata negli Stati Uniti che, col tempo ed una progressiva conoscenza delle variegate forme, ha tutti i presupposti per diventare uno dei punti centrali anche nelle campagne pubblicitarie italiane.

L'articolo “Si torna sempre dove ci siamo lamentati bene”, i “Taci” Perugina e il mondo delle illustrazioni spiegato dall’interno. “Il ruolo dell’AI? Più progredisce e più ci sarà bisogno della firma dell’autore” – parlano gli esperti proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti