“Si sono fatti pubblicità con la mia assunzione, ma nessuno conosce il vero finale della storia”: lo sfogo della contabile di Martina Strazzer lasciata a casa dopo il parto
- Postato il 14 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Per molto tempo non sono riuscita a parlare di questa vicenda: mi sono sentita inadeguata, ho passato momenti duri, in un periodo in cui avevo partorito da poco ed ero fragile”. Sara, la contabile assunta da Amabile nel 2024 con tanto di video social che “sponsorizzava” la scelta virtuosa fatta dall’azienda (Sara al momento dell’assunzione era già incinta), entra nel dettaglio di quel che è successo dopo che, inaspettatamente, le è stato comunicato che il suo contratto non sarebbe stato rinnovato.
La vicenda è già nota ed è stata raccontata dalla giornalista Charlotte Matteini nella sua newsletter. Nel lungo articolo Matteini raccoglie anche lo sfogo di Sara, che ha deciso di parlare dopo un’iniziale reticenza dovuta alle difficoltà, anche psicologiche, che l’intera storia le ha causato. “Dopo la comunicazione del mancato rinnovo, nel giro di poco sono stata rimossa dai gruppi WhatsApp del team e mi è stato revocato l’accesso alla mail aziendale, nonostante fossi formalmente dipendente di Amabile fino al 4 luglio, data di scadenza del contratto e della mia maternità. L’ho trovato un gesto di cattivo gusto, anche se in quel periodo, essendo in maternità e dopo una notizia simile, era ovvio che non avrei lavorato”.
La ragazza sottolinea che anche durante la maternità si è sempre resa disponibile per dare una mano in azienda e alle colleghe, dunque non riesce a capacitarsi delle “criticità” che Martina Strazzer, fondatrice del brand dal fatturato milionario, ha citato come motivazione del suo mancato rinnovo. Criticità che, per la cronaca, non sarebbero state spiegate nel dettaglio: “Se c’erano problemi, perché nessuno me li ha segnalati? Martina ha detto che ero in maternità e non lo avrebbe mai fatto perché poco rispettoso. Eppure, quando ho lavorato per loro pur essendo in congedo, quel problema non se lo sono mai posti”.
Le perplessità di Sara sono tante: “In più, durante il colloquio finale mi è stato detto di non preoccuparmi perché l’HR Manager aveva una grande rete di contatti e mi avrebbe aiutata a ricollocarmi in un’azienda della zona. A quel punto mi è sorta spontanea una domanda: se mi stai mandando via per presunte mancanze professionali e di competenza, come puoi segnalarmi ad altre aziende come una professionista da assumere?“.
La contabile si trova ora in difficoltà perché, essendosi dimessa dal precedente posto di lavoro senza dare il preavviso, su esplicita richiesta di Amabile, non potrebbe nemmeno tornare a lavorare per la sua vecchia azienda: “Viste le tempistiche, ho creato un danno al mio ex datore ed è ovvio che ora difficilmente potrei chiedergli di essere riassunta”.
Sono trascorsi mesi da questi fatti e adesso Sara ha deciso di parlare “perché sui social si sono fatti parecchia pubblicità con la mia assunzione, ma nessuno conosce il vero finale della storia. E io vorrei che le persone sapessero, per metterle in guardia da quanto spesso la realtà sia molto diversa da quanto appare sui social”. E ancora: “All’inizio ho passato mesi molto duri, un periodo decisamente difficile a livello psicologico. Per settimane non ho avuto il coraggio di parlarne. Anche adesso, pensare di rimettermi in gioco per cercare un altro lavoro è difficile perché in questo momento mi chiedo: ‘E se non sono in grado? E se non ho le capacità?’ perché in qualche modo mi hanno convinto di questo pur di non dirmi che mi avrebbero lasciato a casa per altri motivi. Io razionalmente so che non è vero, ma sentirmi dire che non sono capace di fare il lavoro che ho sempre fatto da dodici anni a questa parte è davvero tremendo e avermi lasciato a casa così, di punto in bianco, dopo che avevo lasciato in fretta e furia un lavoro sicuro a tempo indeterminato, è stato davvero un brutto gesto e un brutto colpo”.
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