“Si è abbassato lentamente, non ce ne siamo accorti”: il “barcon” di Legnago affonda nell’Adige

  • Postato il 3 ottobre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Domenica 28 settembre, mentre festeggiava idealmente il suo ventottesimo anno di attività, l’Al 410 Risto Boat è lentamente scivolato sotto il livello dell’Adige, sprofondando. Il ristorante-battello, conosciuto da molti come “barcon” e punto di riferimento per la città di Legnago, ha fatto affiorare ricordi e legami profondi nella comunità.

Simbolo cittadino e sede di cene, feste, concerti e serate di gala, il “barcon” era parte integrante della vita cittadina. La titolare Monia Burato, in un messaggio sui social, ha scritto: “Un simbolo di Legnago, un luogo che negli anni è diventato casa, sogno, famiglia. Affondato sotto il peso di un destino imprevedibile, porta con sé ricordi, sorrisi e tanta passione”.

Il battello era impegnato come location per eventi del Salieri Circus Award, quando ha iniziato lentamente ad imbarcare acqua. Il direttore artistico Antonio Giarola ha dichiarato: “Si è abbassato lentamente, senza che inizialmente ci rendessimo conto della gravità. Quando abbiamo capito che l’acqua stava entrando, abbiamo fatto evacuare circa settanta persone. Per fortuna nessuno si è fatto male”. I vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza l’area e partecipare alle operazioni di recupero, ma l’imbarcazione è affondata.

La notizia ha provocato reazioni immediate sui social locali. C’è chi ha commentato: “Un simbolo di Legnago che se ne va” e “Ci ho festeggiato il diciottesimo, non posso crederci”. Diversi utenti hanno condiviso ricordi personali: “Da militare di leva ci venivo con gli amici, poi negli anni con la famiglia. È come perdere un vecchio compagno di viaggio”.

L’evento ha avuto anche implicazioni pratiche per il panorama sportivo locale. Il Canoa Club Legnago, insieme a quello di Verona, aveva previsto di collocare giudici e cronometristi sul ponte del battello per l’Adigemarathon di fine ottobre. Il presidente Bruno Panziera ha spiegato: “Decideremo nei prossimi giorni dove posizionare l’arrivo – Intanto esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai proprietari”.

Sul fronte operativo, è stato confermato che il locale non riaprirà più nelle sue forma attuale, anche se i gestori hanno dichiarato che l’attività continuerà in un’altra sede. Secondo quanto riportato da Il Mattino di Padova, il cedimento è avvenuto presumibilmente a causa del cedimento di un sostegno sommerso, che ha causato uno squilibrio strutturale.

Burato, pur nel rammarico, ha annunciato che non considera questo episodio la conclusione dell’esperienza: “Oggi resta il vuoto, ma questa non è la fine del viaggio. Ripartiremo in una nuova location, ancora più bella e nostra. Ai miei ragazzi dico: state tranquilli, siamo una squadra, e una squadra si rialza insieme”. Con questo finale drammatico, l’Al 410 Risto Boat lascia il fiume Adige, portando con sé una lunga storia di eventi e momenti di condivisione.

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Il Fatto Quotidiano

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