Sfreccia a 255 km/h, niente multa: autovelox non omologato

  • Postato il 6 novembre 2024
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  • Di Virgilio.it
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Raggiungere una velocità massima ben superiore ai limiti previsti non fa scattare in automatico una multa: se l’autovelox non è stato omologato, infatti, la misurazione è nulla e la sanzione si annulla, nonostante la rilevazione effettuata dal sistema di controllo della velocità. Una nuova conferma in merito arriva dal Piemonte dove un automobilista è stato beccato a ben 255 km/km.

Nonostante l’intervento dell’autovelox, però, l’automobilista non pagherà alcuna multa. Il caso ha dell’incredibile ed è legato allo stato dell’autovelox che non era ancora “abilitato” ad effettuare controlli e, quindi, a far scattare le relative sanzioni. Vediamo tutti i dettagli in merito a questo nuovo caso.

La decisione che fa discutere

Il caso è semplice: lo scorso mese di maggio, un automobilista è stato sorpreso a viaggiare a 255 km/h sulla sua auto su un tratto di strada che aveva un limite di 130 km/h. La velocità è stata rilevata da un autovelox, che era stato approvato ma non ancora omologato.

Inizialmente, all’automobilista era arrivata una sanzione amministrativa di 845 euro oltre al ritiro della patente di guida ai fini della sospensione per un periodo che poteva arrivare fino a 12 mesi. L’assenza dell’omologazione dell’autovelox, però, ha reso illegittimo il provvedimento.

Di conseguenza, per l’automobilista non scatteranno le sanzioni. Ricordiamo, inoltre, che una recente sentenza della Cassazione ha già limitato l’efficacia dei sistemi di rilevazioni di velocità, con nuove restrizioni all’utilizzo e al tipo di sanzioni che possono colpire gli automobilisti sorpresi a violare il Codice della Strada.

Nel frattempo, da tempo va avanti una vera e propria guerra agli autovelox irregolari, con molti Comuni che sono stati accusati di abusare dei sistemi di rilevazione di velocità anche solo per “fare cassa” ai danni degli automobilisti.

Le parole dell’avvocato

A seguire il caso per l’automobilista è stato l’avvocato Gabriele Pipicelli, che riportato da AGI, ha dichiarato: “Il ricorso è stato proposto nel solco della giurisprudenza della Cassazione, ormai prevalente, che ben osserva come un apparato semplicemente ‘approvato’ non è da considerarsi ‘omologato’ e solo le misurazioni fatte con quest’ultimo sono legittime“.

Come evidenziato da Pipicelli, il prefetto di Novara, dopo il ricorso presentato, è stato costretto ad annullare il verbale a causa dello stato dell’autovelox: “l’apparecchio utilizzato dalla Polizia stradale era solo ‘approvato’, annullando quindi il verbale e quindi tutte le sanzioni collegate“. Di conseguenza, per l’automobilista non ci saranno conseguenze, nonostante il comportamento sconsiderato tenuto con la sua vettura. L’annullamento del verbale ha portato anche alla restituzione della patente e, quindi, alla possibilità di rimettersi alla guida del proprio veicolo.

Non è la prima volta (non sarà l’ultima) che una sanzione di questo tipo viene annullata e un automobilista, nonostante una palese violazione del Codice della Strada, con effetti potenzialmente molto pericolosi, riesce a farla franca. Di recente, infatti, anche un autovelox di Firenze è stato protagonista di un caso molto simile, con l’annullamento delle sanzioni. Gli autovelox, per poter risultare efficaci, devono rispettare nei minimi dettagli la normativa e devono essere omologati per entrare in funzione ed effettuare rilevazioni tali da poter far scattare sanzioni.

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