Stellantis, ricavi in caduta del 27%, ma per la Borsa il peggio è passato

  • Postato il 1 novembre 2024
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Stellantis, ricavi in caduta del 27%, ma per la Borsa il peggio è passato

Carlos Tavares, CEO di Stellantis

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Il terzo trimestre 2024 di Stellantis non è positivo facendo segnare una caduta dei ricavi del 27% ma per la Borsa il peggio sarebbe ormai passato


Nel pieno di un polverone politico ed economico, il terzo trimestre 2024 di Stellantis presenta un quadro di transizione in un contesto complessivamente inferiore alle aspettative, con ricavi netti in calo del 27% su base annua, pari a 33 miliardi. Le consegne consolidate sono diminuite del 20% rispetto all’anno precedente, un dato che riflette un mix di prodotti sfavorevole, fluttuazioni valutarie e una riduzione pianificata delle scorte negli Stati Uniti, come sottolineato dal direttore finanziario, Doug Ostermann, che ha sostituito Natalie Knight.

Osservando la comunicazione dell’azienda nei trimestri precedenti, si nota un’evoluzione interessante nel tono. Nel primo trimestre 2024, Stellantis ha adottato un approccio positivo (“Mentre il confronto…”), cercando di collocare i risultati in un contesto più ampio, evidenziando le sfide settoriali e la risposta dell’azienda. Nel secondo trimestre, il tono si fa più auto-critico e diretto (“La performance è stata inferiore alle aspettative…”), con un’enfasi sulle difficoltà operative interne e settoriali. Invece, nel terzo trimestre, l’incipit evolve in modo più ottimistico, riconoscendo progressi concreti nella gestione delle scorte e nella stabilizzazione del mercato, pur mantenendo un tono prudente. Un messaggio chiaro agli investitori, sottolineando la serietà dell’azienda nell’affrontare le criticità operative e mostrando progressi tangibili nonostante il complesso contesto di mercato.

STELLANTIS CALO DELLE CONSEGNE E RICAVI IN CADUTA

Il calo delle consegne, accentuato dal ritiro di alcuni modelli e dalla riduzione delle scorte, è stato particolarmente visibile negli Stati Uniti, dove si è registrata una flessione dei ricavi netti del 42%. In Europa, il ritardo nel lancio di modelli chiave come la Citroën C3 e il C3 Aircross, unito a una riduzione del 17% nelle consegne, ha contribuito a una contrazione del 12% nei ricavi della regione. Tuttavia,

Stellantis mantiene l’obiettivo ambizioso di lanciare circa 20 nuovi modelli nel 2024. In particolare, prodotti come la C3 elettrica di Citroën e la Peugeot 3008 hanno riscosso un successo iniziale, con ordini che superano rispettivamente le 25.000 e 75.000 unità. Ostermann ha sottolineato che “beneficeremo presto dell’espansione significativa che l’ondata di prodotti di nuova generazione porterà nel 2025 e oltre,” indicando un focus strategico sulla futura crescita attraverso una diversificazione di modelli multi-energia. Questo punto è cruciale per contrastare la pressione dei competitor cinesi, offrendo un portafoglio che riesca a coniugare efficienza energetica e costo competitivo.

La conclusione del programma di riacquisto di azioni per 3 miliardi riflette poi un impegno per una gestione coerente del capitale, con un ritorno complessivo agli azionisti pari a 7,7 miliardi per il 2024. La politica di distribuzione degli utili è confermata, con possibili aggiustamenti per dividendi e riacquisti anche per il 2025. Tuttavia, le critiche sulla remunerazione agli azionisti di fronte a evidenti problematiche aziendali meritano riflessione e rappresentano un punto sensibile per il board, data l’attenzione.

LA FASE CRITICA DI STELLANTIS

Da un punto di vista finanziario, Stellantis si trova in una fase critica: la strategia di riduzione del magazzino e il lancio di nuovi modelli sono passi necessari, ma comportano rischi elevati, specialmente considerando la crescente competizione e i costi di transizione. La conferma della guidance per il 2024 è un segnale di stabilità, ma senza un incremento delle vendite dei nuovi modelli, il percorso di recupero potrebbe risultare complesso.

Il titolo ha perso il 42% dall’inizio dell’anno, bruciando circa 28,7 miliardi di capitalizzazione (e oltre 70 miliardi rispetto ai massimi di fine marzo 2024). Dopo tre trimestri con reazioni negative in borsa, gli investitori sembrano oggi più ottimisti, guardando con speranza a un possibile cambio di rotta, in attesa della prossima conference call per avere ulteriori chiarimenti. La risposta positiva odierna del titolo nonostante le difficoltà finanziarie e operative evidenzia una forma di fiducia nel potenziale della nuova gamma di modelli e nella capacità del management di recuperare terreno.

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