S.F. Loano, l’esultanza di Brignoli: “Era la rabbia accumulata in due mesi di alti e bassi. La salvezza si raggiunge con il cuore”

  • Postato il 3 dicembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico dicembre 2025

Ceriale. Una vittoria vitale per la San Francesco Loano contro il Taggia, arrivata al novantaduesimo, in pieno recupero. I rossoblù abbandonano l’ultimo posto e tornano a muovere la classifica riavvicinandosi alle concorrenti per la salvezza.

Esultanza liberatoria per l’ambiente loanese e per mister Davide Brignoli: “Era la rabbia accumulata in due mesi fatti di alti e bassi, confronti nello spogliatoio e tanta voglia di venirne fuori. I ragazzi se lo meritano. Nel primo tempo il peso della gara si è sentito, anche per il campo e la pioggia. Dovevamo rischiare meno col pallone e attaccare maggiormente la seconda palla. All’intervallo non ho detto nulla di particolare, solo di gettare il cuore oltre l’ostacolo, perché era una partita vitale. Con il cambio di Carastro si è vista una squadra con un altro piglio e una grande voglia di rivincita”.

Nessuno scossone nell’intervallo, quindi, dopo il primo tempo sottotono: “Mi sono fatto sentire il giusto: serviva calma, perché pur essendo andati sotto allo scadere del primo tempo, c’erano ancora cinquanta minuti da giocare. Ho dato due o tre indicazioni per scrollare la squadra mentalmente, mantenendo però lucidità, perché partite così si decidono sugli episodi. Abbiamo sfruttato un calcio d’angolo e l’abbiamo portata a casa. Sono molto contento del secondo tempo”.

Sul primo impatto di Halaj e Di Lorenzo, da questa sera due nuovi giocatori rossoblù: “Mi aspettavo esattamente questo tipo di giocatore. Ne avevo parlato con la società: ci serviva qualcuno che tenesse botta, proteggesse palla, facesse il lavoro sporco. Sergio non lo scopro io. Anche Di Lorenzo è un ragazzo che si rimette in gioco e ama questa maglia. A noi servono giocatori che vengano qui con cuore e anima, come hanno fatto i compagni da agosto”.

Importante il lavoro di Halaj all’interno del reparto offensivo loanese: “Sergio era il profilo che ci mancava lì davanti, ma anche Di Lorenzo ci darà una grossa mano. Sul mercato vedremo se uscirà ancora qualcosa: non faremo operazioni folli, sappiamo su cosa intervenire per salvarci. L’obiettivo è quello, e lo raggiungeremo solo con gente che sposa la nostra causa e mette cuore in tutto ciò che fa”.

La partita è stata decisa da Leonardo Carastro, unico cambio effettuato dal tecnico rossoblù. Tra i due c’è un buon rapporto nato dai tempi di Ceriale: Lui conosce la stima che ho nei suoi confronti. È un ragazzo intelligente, un po’ personaggio, ma io credo molto in lui. Ha avuto problemi a inizio anno, ma già domenica col Millesimo aveva disputato una grande partita. Stasera mi ha ripagato, ma deve farlo soprattutto per sé stesso. Da domani si pensa al Bogliasco: deve lavorare tanto”.

La “mentalità battagliera” sarà la chiave per permettere alla San Francesco Loano di rimanere in corsa per la salvezza: “In una squadra giovane – età media 22 anni – può capitare che il pallone pesi di più. Ma ora servono zero blackout: ogni pallone è importante, ogni partita è importante. Bisogna lavorare sulla testa dei ragazzi, dare loro fiducia, ma ricordare che una vittoria non fa di nessuno un giocatore arrivato. Siamo penultimi. Dobbiamo lottare fino alla fine, fino all’ultima giornata. La lotta deve essere alla base di tutto”.

 

 

 

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Il Vostro Giornale

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