Settimana della moda, Fay corre con Ronnie Kessel. Tra memoria e motori
- Postato il 25 giugno 2025
- Fatti A Motore
- Di Il Fatto Quotidiano
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Nella Milano della settimana della Moda Uomo, al PAC (Padiglione di Arte Contemporanea) Fay gioca una carta inattesa: un mix di nostalgia e tensione sportiva, che sa di corse d’altri tempi, di paddock fangosi e glamour vissuto senza filtri social. È questo il mondo evocato dalla collezione PE 2026, ispirata all’epopea dei gentleman driver e alla loro estetica sobria. Una stagione creativa che guarda agli anni ’60 e ’70, quando le auto avevano ancora l’odore del carburante e i piloti si cambiavano sotto le tende, tra borse di pelle e giacche stropicciate.
Al centro della scena, un capo speciale: la “FAY RACING” Jacket, edizione limitata nata dalla collaborazione tra il brand italiano e Ronnie Kessel. Pilota, imprenditore, figlio d’arte. Una figura che incarna il ponte tra il romanticismo delle gare storiche e la precisione del mondo luxury. La giacca, prodotta in soli 70 esemplari numerati, è pensata come “pre-race equipment”: un capo tecnico, da indossare prima di salire in auto. Realizzata con materiali resistenti a vento e pioggia, si ispira nei dettagli alle tute avio usate dai piloti prima dell’era dei materiali ignifughi. Il collo è rinforzato da una fascia in lana, a ricordare i sottotuta di una volta. Le tasche laterali, con zip metalliche, e il gancio portachiavi Fay sul petto aggiungono funzionalità e carattere.
“È un privilegio lavorare ancora con Fay – ci spiega Ronnie – dopo la nostra prima avventura insieme nel 2022, durante la traversata del Sud America. Questo progetto nasce dal desiderio di creare qualcosa di comodo, raffinato e profondamente legato al motorsport”. Ogni scelta, spiega, ha una motivazione pratica. E se il colore blu avio è un richiamo immediato agli archivi delle corse, il taglio segue esigenze di movimento e protezione, non le tendenze del momento.
A confermare la vocazione autentica di questa giacca, l’uso che ne fa lo stesso Kessel durante i weekend di gara dell’Alfa Revival Cup, dove corre come gentleman driver. Ma la vera forza del capo è la sua doppia anima: pensato per i circuiti, funziona perfettamente anche in città. Perché il gusto della velocità può diventare uno stile di vita, anche quando il motore è spento.
Nella genesi di questo progetto c’è anche la storia personale della famiglia Kessel. Loris, il padre di Ronnie, è stato pilota di Formula 1 e protagonista del motorsport anni Settanta. Le immagini d’archivio lo ritraggono al fianco di James Hunt, Ronnie Peterson e Clay Regazzoni. Una generazione di fuoriclasse che affrontava le curve con una giacca sulle spalle e la sigaretta tra le dita. Ed è proprio quell’eleganza ruvida, sfrontata e irripetibile a rivivere – con rispetto – nella silhouette asciutta e funzionale della “Fay Racing”.
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