Serie D, Derthona. Buttu: “A Vado una grandissima prestazione, non giocavamo per il pari o per fare il fortino”

  • Postato il 21 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico settembre 2025

Vado Ligure. Pietro Buttu si porta a casa ulteriori certezze dal suo Derthona dopo la sfida di ieri contro il Vado. A pochi minuti da un punto importante, sfumato per il gol di Pisanu, i piemontesi hanno impressionato nuovamente il proprio allenatore che ha elogiato la squadra in conferenza stampa.

Sono deluso dal risultato soprattutto per i ragazzi perché comunque hanno fatto una prestazione importante: hanno sofferto quando c’era da soffrire, hanno ribattuto colpo su colpo – dichiara -. Questo è il calcio, però non c’è da perdersi. Sicuramente il presidente e il direttore hanno fatto una buona squadra, sono andati via tantissimi giocatori importanti l’anno scorso, non sono stati presi altri, quindi ci teniamo alla prestazione, sappiamo che ci va del tempo. La Serie D comunque non aspetta, perché mercoledì si gioca con Ligorna, però io mi tengo alla prestazione e sono orgoglioso di questi ragazzi per come hanno interpretato la partita”.

Molto ordine ed equilibrio in campo per il Derthona: “Questo va dato merito ai ragazzi, non sono mago merlino. In tre giorni metti un sistema di gioco, le cose vanno lavorate, però sono i concetti che contano. Per questo per me è un motivo d’orgoglio doppio, perché hanno fatto una prestazione di cuore, di compattezza, ma anche nell’interpretazione della gara, del sistema nuovo. Abbiamo creato l’occasione, non siamo venuti a fare il fortino. Abbiamo fatto una grandissima gara. Peccato che non portiamo a casa niente, ma io ho trovato un gruppo coeso, una squadra vera e questo per me è l’importante”.

Nessuna rabbia particolare per la sconfitta ma solo tanto orgoglio. Soprattutto in vista di un percorso molto duro come quello della Serie D: “Io ho sempre detto, da sempre, che questo campionato è duro, non c’è niente di dilettante e quest’anno è ancora più duro perché ci sono 18 squadre, non 20, ma le retrocessioni sono uguali, sono tutti affamati, tutti organizzati, con allenatori importanti, società belle. Quindi quello che farà la differenza è la compattezza, la voglia di emergere e la voglia di superare l’avversario. Oggi penso che la mia squadra non è venuta qua per portare a casa il pareggio, è venuta qua per fare una grande prestazione e poteva andare anche oltre”.

“Utopia pensare di venire qua a Vado e non subire neanche un gol alla terza domenica con una squadra nuova, una squadra più giovane contro una squadra costruita per vincere. Abbiamo avuto delle occasioni anche importanti noi, quindi vuol dire che nell’arco di una partita di 90 minuti bisogna sapere soffrire e anche avere un pizzico di fortuna. La squadra è stata veramente forte, non ha mollato, ha saputo soffrire. Qua bisogna soffrire nel calcio, non è solo ‘calcio bailado’. Avremmo meritato di portare a casa quantomeno un risultato positivo”, chiosa.

Autore
Il Vostro Giornale

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