Senza musica la vita sarebbe un errore
- Postato il 24 aprile 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Beatrix: Lo hai visto Tommy?
Bill: È quello grosso in smoking?
Beatrix: Sì.
Bill: Allora l’ho visto. Chi gliel’ha fatta la tinta?
Beatrix: Avevi promesso di fare il bravo.
Bill: No, io ho detto farò del mio meglio. Questa non è affatto una promessa. Ma hai ragione. Il tuo giovanotto cosa fa nella vita?
Beatrix: Ha un negozio di dischi qui ad El Paso.
Bill: Ah…un amante della musica.
Beatrix: Va pazzo per la musica.
Bill: Come tutti.
(Kill Bill Vo.2)
Lo ammetto: parlare di musica mi fa sempre sentire in grande difficoltà. Da un lato ne parlerei per ore interminabili, dall’altro mi piacciono talmente tanti artisti e generi diversi tra loro da non pensare di avere così tanta voce in capitolo. C’è anche il fatto che mi capita spesso di parlarne con persone molto appassionate e questo mi fa sentire superficiale.
“Che musica hai nel telefono?”
“Non avrai mai accesso alla mia libreria, mi dispiace, ci sono troppi piaceri proibiti e molto imbarazzanti.”
“Anche nella mia… puoi capire tante cose di una persona dalle sua playlist.”
(Begin Again)
Quindi, è con immenso piacere che ho scoperto che a Finalborgo presso l’Oratorio de’ Disciplinanti a partire da oggi, 24 aprile, e fino al 4 maggio avrà luogo la mostra interattiva “Pictures of you” che ho avuto la fortuna di visitare nella sua edizione di questa estate a Mondovì, all’interno della meravigliosa cornice del Museo della Stampa, e ne sono rimasta estasiata.
Attraverso questa mostra ho vissuto un viaggio nella musica ritrovando artisti che, accompagnando la mia vita, hanno costruito la mia educazione musicale e ne ho rivalutati altri che per mille motivi non avevo mai deciso di conoscere approfonditamente grazie all’interattività, alle fotografie pazzesche di Henry Ruggeri e alle incredibili parole di Massimo Cotto, da poco scomparso.
“La sua voce ci guiderà di nuovo alla scoperta di quei grandiosi concerti che verranno esibiti attraverso le opere fotografiche di Henry Ruggeri e una raccolta di memorabilia presenti in mostra, che, nel sottrarre alcuni dei più grandi protagonisti della scena musicale rock, punk-rock, pop a singoli momenti di gloria, saranno resi eterni grazie al contributo della memoria orale ed enciclopedica di Massimo. Una mostra indiretta quindi, dove il ricordo di Massimo si fa presenza nel momento dell’interazione con l’opera d’arte, e illusione in assenza di relazione tra il pubblico e le fotografie esposte. Tutto questo grazie alla tecnologia Notaway che per la prima volta viene utilizzata in una mostra fotografica legata alla musica” raccontano gli organizzatori.
Per i dettagli vi rimando all’articolo dove troverete tutte le informazioni e al sito web.
Vi consiglio di non perdervela!
Hygge è un concetto proveniente dalla cultura danese e si riferisce a uno stato di benessere, comfort e convivialità spesso associato a piccole cose che portano gioia e calore nella vita quotidiana come un buon libro, una serie tv o un film da guardare, eventi e appuntamenti interessanti e quanto accende la curiosità in ognuno di noi.
“Hygge Time” è la rubrica di IVG a cura di Giulia Grenno: clicca qui per leggere tutti gli articoli