“Se rinasco voglio essere Jovanotti. Mengoni? Era un ragazzino su cui nessuno avrebbe investito, io invece l’ho capito ma è stato irriconoscente”: parla Morgan

  • Postato il 20 settembre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Morgan show, ancora una volta. Ospite della prima puntata della nuova stagione di “Ciao Maschio”, il programma di Nunzia De Girolamo in onda oggi, sabato 20 settembre, su Rai1, il cantautore si è lasciato andare a una serie di affermazioni polemiche che toccano alcuni dei nomi più importanti della musica italiana. Il bersaglio principale dell’artista è Marco Mengoni. Morgan ne rivendica la scoperta, lamentando una totale mancanza di gratitudine:”Per esempio Marco Mengoni esiste perché l’ho scoperto io, non l’ha mai detto nessuno e non lo dicono”, ha dichiarato. “Mengoni se non ci fossi stato io non esisterebbe. Marco Mengoni, Noemi, Michele Bravi, tutti quei talenti li ho lanciati io. Marco Mengoni era un ragazzino su cui nessuno avrebbe investito e io invece l’ho capito“. Alla domanda se il cantante sia stato riconoscente, la risposta di Morgan è netta: “Per niente, perché il sistema non è riconoscente. Lui poverino non può esserlo, perché è attorniato da gente che rema contro”.

Ma le critiche di Morgan non si fermano. Nel mirino finisce anche Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti: “Se potessi rinascere, vorrei essere Jovanotti per fargli fare cose migliori. Sfruttare l’occasione di avere tutto il suo pubblico, per fargli fare musica intelligente. Lui è furbo, si schiera e non si schiera. È molto furbo, cavalca tutte le epoche. Si trasforma”.

Queste esternazioni nascono da una profonda sensazione di isolamento: “Io sono marginalizzato da tutto il sistema, nonostante i successi che ho avuto”, ha esordito. E ha portato un esempio concreto: “Adesso è uscito un film di cui ho fatto le musiche, […] ha vinto 47 festival in tutto il mondo, è arrivato al primo posto a Los Angeles, Toronto, Londra, ovunque, non ne ha parlato nessuno”.

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Il Fatto Quotidiano

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