Scuola Sellia Marina, il Consiglio di Stato toglie i lavori all’imputato di Glicine

  • Postato il 14 novembre 2024
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Scuola Sellia Marina, il Consiglio di Stato toglie i lavori all’imputato di Glicine

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Ribaltata la decisione del Tar che aggiudicava i lavori alla scuola di Sellia Marina alla ditta dell’imputato di Glicine


CROTONE – Il cantiere per i lavori di adeguamento sismico ed ampliamento della scuola primaria di Sellia Marina potrà aprire dopo essere rimasto fermo per un anno. Il Consiglio di Stato ha riaggiudicato il contratto per l’esecuzione dell’opera alla PF Costruzioni di Francesco Guzzi, con sede legale a Botricello, a cui, in seguito a un ricorso al Tar, era subentrata la 2C Costruzioni, con sede a Sant’Angelo Romano, la cui amministratrice unica è Rosina Colosimo anche se amministratore di fatto è il marito, il crotonese Artemio Laratta, nel giugno 2023 sottoposto al divieto di contrattare con la pubblica amministrazione (per la durata di un anno) e imputato di turbativa d’asta con l’aggravante mafiosa nel processo scaturito dall’inchiesta che portò all’operazione Glicine-Acheronte. Pf ha vinto il ricorso al CdS che in via definitiva afferma la correttezza della procedura seguita.

L’INCHIESTA GLICINE E I LAVORI ALLA SCUOLA DI SELLIA MARINA

I giudici non si pronunciano sulle istanze della Pf che aveva prodotto le carte dell’inchiesta della Dda. Dal capo di imputazione si evince che il titolare di fatto sarebbe stato uno degli imprenditori di riferimento dell’ex consigliere regionale Enzo Sculco, presunto dominus di un comitato d’affari, per gli appalti dell’Asp e dell’Aterp di Crotone, e avrebbe avuto rapporti con le cosche del Crotonese, in particolare quelle dei Trapasso di San Leonardo di Cutro e dei Megna di Papanice. Il Tar aveva accolto il ricorso di 2C non essendo la PF, pur sfornita di Soa (la certificazione richiesta per partecipare ad appalti per importi superiori a 150mila euro), ricorsa all’avvalimento o al subappalto cosiddetto “necessario” per la categoria scorporabile a qualificazione obbligatoria OG11.

LA DECISIONE

Il CdS accoglie ora il ricorso di 2C, predisposto dagli avvocati Silvia Lanzaro e Alessandro Bonanni, poiché dalla dichiarazione dell’operatore emergeva la volontà di ricorrere al subappalto necessario che «può anche essere implicita, nel senso di desumibile dal tenore letterale della dichiarazione». Il disciplinare non prevedeva peraltro l’indicazione del subappalto necessario nella domanda di partecipazione alla gara. In una regione ad elevata sismicità il cantiere per mettere in sicurezza la scuola è rimasto fermo comunque.

L’APPALTO

L’appalto, per l’importo di poco più di un milione di euro a base d’asta, di cui 360mila euro già erogati, era aggiudicato, dunque, correttamente dalla Centrale unica di committenza dei Comuni di Botricello, Cropani e Sellia Marina, alla PF Costruzioni. Le carte dell’inchiesta antimafia erano state peraltro trasmesse da PF anche alla Prefettura di Roma, che, allo stato, non ha adottato provvedimenti.

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