Sciopero generale, l’attivista Thiago Avila a Genova: “La polizia è venuta nella mia stanza”

  • Postato il 28 novembre 2025
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Genova. Arrivato a Genova nel tardo pomeriggio di ieri, l’attivista brasiliano Thiago Avila, uno degli organizzatori e dei volti più noti della Global Sumud Flotilla, ieri sera ha ricevuto una visita inaspettata, quella della polizia.

E’ lui stesso a raccontare tra stupore e ironia sui social quanto è accaduto. “Ero tornato in stanza mentre gli altri stavano ancora cenando” spiega Avila in un video postato ieri sera. “Hanno bussato alla porta, pensavo fossero Greta (Thunberg, anche lei oggi a Genova per la manifestazione Blocchiamo Tutto, ndr), o altri. Invece era la polizia di Giorgia Meloni“. Avila racconta che i poliziotti “hanno perquisito la mia stanza anche se non sono stati irrispettosi. Mi hanno trattato bene, ma volevano sapere di più su cosa facessi qui e sul mio itinerario di viaggio in Europa”.

L’attivista nel video si mostra stupito fino a un certo punto della visita serale perché “i governi di estrema destra, che sono complici del genocidio come l’Italia, hanno paura della propria gente e per questo cercano di criminalizzare i movimenti sociali e i sindacati”.

Ma cosa è accaduto ieri sera? Secondo quanto appreso a ‘far visita’ all’attivista brasiliano, che alloggiava in un hotel insieme ad altre persone arrivate dall’estero per partecipare alla manifestazione Blocchiamo tutto, è stata una volante della polizia in seguito a quello che in gergo si chiama “alert alloggiati“.

Gli hotel e i B&B sono obbligati per legge a comunicare alla questura i nominativi delle presenze e su Avila era stata diramata una nota Shengen dalle autorità spagnole, visto che il giovane attivista era arrivato proprio da Madrid. Da cui il controllo.

 

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Genova24

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