Sciopero generale, anche i giornalisti in piazza: “Contratto fermo da 10 anni e stipendi erosi dall’inflazione”

  • Postato il 28 novembre 2025
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  • Di Genova24
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Generico novembre 2025

Genova. Maggiori tutele per la categoria, stipendi in linea con il periodo storico attuale e una revisione del contratto Fnsi-Fieg (Federazione nazionale stampa italiana e Federazione italiana editori di giornali), scaduto nel 2016. Sono le richieste che i giornalisti liguri hanno portato in piazza, venerdì mattina, aderendo allo sciopero generale nazionale proclamato dai sindacati.

L’appuntamento per i giornalisti era alle 11 davanti alla prefettura, nei momenti in cui il maxi corteo, in cui sfilavano anche Greta Thunberg, Francesca Albanese, l’ex ministro greco Yanis Varoufakis e l’attivista Thiago Avila, attraversava via Roma.

Giornalisti in sciopero, la segretaria Fnsi Costante: “Redazioni impoverite, sempre meno colleghi al lavoro”

“Il nostro contratto è fermo da circa 10 anni, i minimi contrattuali sono fermi dal 2012 – spiega Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi – abbiamo avuto un piccolo aumento, insignificante, nel 2014, le nostre retribuzioni stanno soffrendo. Dal 2016 ad oggi abbiamo perso il 19.3% del potere d’acquisto. E questo semplicemente per quanto riguarda la parte economica, poi c’è tutta la parte dei diritti che ancora più massacrata”.

“Le redazioni sono impoverite, ci sono sempre meno colleghi a lavorare, schiantate sotto il peso del dover produrre senza riflettere e questo non può andare bene – prosegue Costante – Non possiamo accettare che ci sia una categoria precarizzata, ormai i nostri giornali, i nostri siti, le nostre agenzie, le televisioni vengono fatte da colleghi che hanno contratti co.co,co e partita Iva. Che significano in media 11.000 euro annui lordi e 17.000 annui lordi di guadagno. È una situazione insostenibile e anche pericolosa per la democrazia. Giornalisti  economicamente ricattabili sono per forza di cose giornalisti deboli non pretendiamo lo stipendio dei parlamentari, ma pretendiamo uno stipendio che ci consenta di arrivare a fine mese”.

Dell’Antico e Fregatti: “Categoria unita per protestare, chiediamo dignità”

Anche i giornalisti sono lavoratori – aggiunge Matteo Dell’Antico, segretario dell’Associazione Ligure Giornalisti – devono pagare l’affitto, il mutuo, le rate della macchina. Non siamo diversi dagli altri e quindi abbiamo chiesto un aumento agli editori, un aumento legittimo sacrosanto. Abbiamo avuto poche decine di euro e non ci sta bene, come non sta bene che non ci sia dignità per il lavoro autonomo, con lavoratori che vengono pagati 5, 6, 7 euro lordi per un articolo oppure per una foto”.

“Siamo in piazza anche per i tanti giornalisti autonomi che tutti i giorni devono far quadrare i conti e sono costretti a essere pagati 35 euro al pezzo. Abbiamo avuto dei casi addirittura di persone che pagano i giornalisti con abbonamenti alla squadre di calcio. – conclude Tommaso Fregatti, presidente dell’Ordine dei Giornalisti Liguria – Vogliamo che la categoria sia compatta per manifestare tutto il nostro dissenso, soprattutto verso gli editori”.

Nota della redazione: Ai giornalisti di Genova24 è applicato un contratto diverso da quello al centro dello sciopero, ma rinnovano la solidarietà ai colleghi anche con la partecipazione alla presidio di protesta.

Autore
Genova24

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