“Schlein non può andare al governo? Lo dice chi vuole che torni Renzi”: Cacciari “promuove” la linea della segretaria
- Postato il 20 ottobre 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Schlein non può ambire a Palazzo Chigi? “Chi lo dice? Quelli che vogliono il ritorno di Renzi o di Letta, quelli che dicono bisogna allargare al centro, come Calenda, che infatti sta al due per cento”. A dirlo è il filosofo Massimo Cacciari intervistato da Repubblica dopo la polemica tra la segretaria del Pd e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla libertà d’espressione in Italia. Una polemica, dice Cacciari, da inserire in un “contesto più grande e più complesso, di cui però è in qualche modo figlia, e che riguarda il fatto che le democrazie occidentali sono sempre più in una condizione di debolezza rispetto alle grandi economie, ai grandi imperi nascenti, come la Cina o l’India“. Da qui “anche Giorgia Meloni è debole e quindi ha questa continua necessità di avere un nemico, di dargli la caccia, dire che siamo attaccati, non ci lasciano governare, c’è il terrorismo, ci vogliono male…”. E quindi “può dire che il Pd è come Hamas senza perdere nemmeno un voto”. Il fatto che Schlein abbia legato tutto questo all’attentato a Sigfrido Ranucci non è idea peregrina, spiega ancora l’ex sindaco di Venezia “perché è un’intimidazione alla libertà di stampa, che si colloca dentro questo clima di stato di eccezione, di continua emergenza” che implica decretazione d’urgenza, Parlamento più o meno passacarte. “Tutti i gesti non devono fare altro che confermare questo stato di eccezione, fare sì che permanga. Come succede a Trump”.
E la sinistra non è pure debole, però, visto che ha perso “la presa” su gran parte dei governi occidentali? Per Cacciari in Italia la sinistra “qualche anno fa era più debole di adesso“. Altro che allargarsi al centro: “Aveva un senso quando il ceto medio cresceva, ma da trent’anni non è più così, anzi crolla, l’astensione da cosa dipende, se non da questo crollo”. Di conseguenza Schlein fa bene a posizionarsi sulla sinistra, “almeno si tiene il suo elettorato“. “Se non facesse così il Pd sparirebbe – sottolinea il filosofo -. In un certo senso Schlein l’ha salvato. Serve un riformismo radicale per battere il radicalismo di destra“. D’altra parte “Meloni mica sta al centro, sta a destra. Come Trump, del resto: anche lui i voti li prende andando a destra”.
Quanto alla sindaca di Genova Silvia Salis, che qualche commentatore vedrebbe bene come possibile “federatrice” del centrosinistra, per Cacciari “il tempo degli amministratori locali che poi diventano risorse nazionali nel centrosinistra è finito con Renzi“. Secondo Cacciari fare fuori Schlein “sarebbe pestifero“. “Siamo dentro a un vuoto. Ma a volte dentro i vuoi si celano grandi possibilità. Magari nasce qualcosa che non ti aspetti, un fermento che ora non vediamo”. I giovani in piazza per Gaza? chiede Repubblica: “Ecco, lì ci sono energie inaspettate. E allora tutto è possibile, nel bene e nel male”.
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