Scarpe antinfortunistiche: guida alla scelta

  • Postato il 18 settembre 2025
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  • Di Genova24
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Generico settembre 2025

Le scarpe antinfortunistiche sono Dispositivi di Protezione Individuale che permettono di salvaguardare i piedi dei lavoratori da vari tipi di incidenti, a cominciare da quelli causati dalla caduta di oggetti pesanti fino a quelli provocati da oggetti acuminati, incendi e via dicendo. Oltre a questo, aiutano a ridurre il rischio di scivolamento e di scossa elettrica, nonché a garantire il giusto comfort durante tutto l’arco della giornata lavorativa.

I tipi di protezione e supporto forniti non sono sempre i medesimi, ma variano a seconda del modello di calzatura scelto. Sugli e-commerce dei rivenditori specializzati, come Leroy Merlin, è possibile trovare una vasta gamma di scarpe antinfortunistiche di buona qualità, realizzate nel rispetto delle norme in vigore e pensate per soddisfare ogni tipo di esigenza. In questo articolo andremo a scoprire come scegliere il modello giusto.

Scarpe antinfortunistiche: di cosa si tratta

Prima di capire come selezionare le scarpe antinfortunistiche più adatte al tipo di lavoro che si svolge, è utile cercare di capire che cosa sono e in cosa differiscono dalle calzature normali.

Come anticipato nell’introduzione, si tratta di veri e propri DPI, Dispositivi di Protezione Individuale; in quanto tali, per poter essere immesse sul mercato, devono rispettare i criteri indicati dalla norma internazionale di riferimento, ossia la EN ISO 20345. Tale norma prevede una serie di requisiti minimi che devono essere posseduti da tutte le scarpe definite antinfortunistiche, nonché alcuni requisiti aggiuntivi che vanno a differenziare i vari modelli, permettono di assegnarli a differenti categorie.

Tra i requisiti di base rientrano:

  • il puntale di sicurezza, il quale deve avere una resistenza agli urti fino a 200 joule e agli schiacciamenti fino a 15 kN
  • la tomaia resistente a strappi e abrasioni
  • la suola antiscivolo
  • una forma ergonomica
  • l’uso di materiali traspiranti.

Le calzature che possiedono esclusivamente queste caratteristiche sono identificate dalla sigla SB, mentre i modelli che offrono protezioni aggiuntive vengono invece classificati con sigle dalla S1 alla S7 e possono essere accompagnati da ulteriori sigle. 

Ad esempio, le scarpe S1 presentano, oltre ai requisiti di base, tallone con capacità di assorbire energia e proprietà antistatiche, mentre i modelli S1P includetiche di base e a quelle delle S1, la resistenza all’acqua e la suola con rilievi e lamina antiperforazione.

Come scegliere le scarpe antinfortunistiche

La scelta delle scarpe antinfortunistiche non può essere effettuata tenendo conto del solo aspetto estetico o del prezzo di vendita. Per proteggere in modo adeguato i propri piedi o quelli dei propri dipendenti, è indispensabile valutare con attenzione i reali pericoli ai quali espone il tipo di lavoro effettuato, nonché l’ambiente nel quale si opera. Questi elementi consentiranno di scegliere il tipo di scarpa più adatto a partire dalle sigle.

Per fare solo qualche esempio, laddove il lavoratore operasse all’aperto, in un ambiente umido e soggetto a forti sbalzi di temperatura, potrebbe essere opportuno puntare su scarpe antinfortunistiche di tipo S4 o S5, realizzate in gomma o materiali polimerici, oppure S6 o S7, caratterizzate da una completa resistenza all’acqua, nonché in grado di proteggere dal freddo, dunque accompagnate dalla sigla aggiuntiva CI”, identificante l’isolamento termico della suola.

Se invece il soggetto opera in un contesto in cui sono presenti elementi acuminati o taglienti ed è esposto al rischio di scosse da elettricità statica, dovrebbe preferibilmente indossare calzature dotate di suola anti perforazione, ad esempio S1P o S3, nonché abbinate alla sigla A”, identificante le calzature dotate di proprietà antistatiche.

Altri aspetti da considerare

Individuare la sigla più corretta per offrire la giusta protezione ai piedi è certo il passo più importante da compiere per scegliere le scarpe antinfortunistiche perfette, ma non è l’unico. 

Effettuata questa prima scrematura è possibile spostare l’attenzione su altri aspetti, a cominciare dal comfort, indispensabile per ridurre il rischio di affaticamento e la comparsa di dolori di vario genere. Affinché risulti davvero confortevole, la scarpa antinfortunistica dovrebbe risultare sufficientemente leggera e non troppo rigida, e dovrebbe essere dotata di una soletta anatomica in grado di offrire il giusto sostegno alla pianta del piede.

Altro aspetto da non sottovalutare è la qualità, derivante dall’uso di ottimi materiali, da una buona fattura e dall’attenzione ai dettagli, e in grado di tradursi in maggiore sicurezza, comfort e, non ultime, durata e resistenza.

Tra i vari aspetti da considerare quando si sceglie un nuovo paio di scarpe antinfortunistiche rientra infine l’altezza della tomaia, la quale può essere alta o bassa. La scelta, anche in questo caso, deve essere effettuata, in primo luogo, tenendo conto delle specifiche necessità di protezione; in secondo luogo, deve tenere conto del comfort. Una scarpa alta offre protezione e sostegno anche a livello della caviglia e, per questo, può risultare ideale per soggetti che necessitano di protezione anche in questo particolare punto del corpo; al contrario, potrebbe risultare poco adatta per i lavoratori che devono flettersi e piegarsi spesso.

Autore
Genova24

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