Sbarchi record a Creta, Atene blocca le richieste d’asilo. Mitsotakis: “Saranno tutti arrestati”
- Postato il 9 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Il passaggio verso la Grecia si sta chiudendo”, ha detto il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, annunciando che il governo informerà la Commissione europea che sta procedendo con un provvedimento legislativo per sospendere per 3 mesi le procedure di asilo per i migranti che arrivano in Grecia dal Nord Africa via mare. Secondo l’Unhcr, dall’inizio dell’anno sono arrivati in Grecia via mare 16.848 migranti, 7.135 dei quali a Creta che negli ultimi giorni ha visto un record di sbarchi (foto), con 1.400 arrivi in soli due giorni, tra domenica e lunedì. Motivo in più per inviare, martedì 8 luglio, il ministro degli interni Thanos Plevris in Libia, insieme agli omologhi di Malta e Italia, tutti parte del team europeo guidata dal commissario Ue Magnus Brunner. Incontri a Tripoli, ma non a Bengasi, che ha costretto la delegazione a lasciare il Paese in quanto “persone non gradite” in seguito a non meglio precisate “violazioni della legge libica”. Uno sgarbo da parte del governo orientale, non riconosciuto dall’Onu, in mano al generale Khalifa Haftar che controlla gran parte delle coste sul Mediterraneo.
Secondo i portavoce della Commissione Ue, “la situazione in Libia, sotto il profilo della sicurezza e dal punto di vista politico è critica”, quindi “un impegno da parte dell’Ue e degli Stati membri è cruciale”, viste le “conseguenze geopolitiche per l’Ue”, hanno spiegato l’indomani dell’incidente diplomatico, senza però specificare quale sia stato il “problema di protocollo” che ha portato all’immediata espulsione da Bengasi del commissario e dei tre ministri. Così, tra sbarchi record e ministro restituito al mittente, il governo greco ha deciso di passare alle maniere forti. Un bel problema, visto che la sospensione generalizzata dell’esame delle richieste d’asilo non sembra rientrare nelle facoltà degli Stati membri, per non parlare della sfida al diritto comunitario e internazionale. “Chiunque cerchi protezione internazionale deve poter accedere alle procedure di asilo e vedere la propria domanda esaminata pienamente e individualmente nel merito”, aveva ricordato l’Unhcr quando alcuni Paesi Ue avevano deciso di sospendere le richieste dei siriani a seguito del mutato contesto politico in Siria. Non solo. La sospensione dell’esame delle domande non cancella lo status del richiedente asilo, tale per il solo fatto di manifestare la volontà di chiedere protezione e titolare, in base alle norme Ue, di diritti come quello all’accoglienza.
“La nostra risposta è legale, ma anche molto più restrittiva. La disposizione sarà discussa e votata domani”, ha detto Mitsotakis. “Tutti gli immigrati che entrano illegalmente nel Paese saranno arrestati e trattenuti“, ha precisato Mitsotakis inviando “un messaggio a tutti i trafficanti e a tutti i loro potenziali clienti: i soldi che spendono potrebbero essere completamente sprecati”. Intanto gli sbarchi continuano. Un peschereccio con a bordo circa 520 migranti è stato soccorso 17 miglia nautiche a sud di Gavdos, a largo dell’isola di Creta, in un’operazione coordinata dalla Guardia costiera ellenica nelle prime ore di mercoledì 9 luglio. I migranti verranno condotti nel porto di Lavrio, nell’Attica, e non a Creta, come previsto inizialmente. Da domenica oltre 2mila migranti sono approdati nell’isola che è sprovvista di strutture di accoglienza per i richiedenti asilo. Nel palazzetto del villaggio di Avgià, nei pressi di Canea, dove vengono ospitati i migranti in attesa di essere condotti nei campi della Grecia continentale, si trovano ora già 800 persone.
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