Savona: novità di Tpl per il 2025, la Rsu: “A noi sembra il solito proclama”

  • Postato il 11 luglio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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bus

Savona. L’azienda di trasporto pubblico savonese ha annunciato un mare di novità per questo 2025. Nell’elenco snocciolato e dettato dalla “fiducia nei soci, dalla forza del personale, dal lavoro della direzione” come specificato dal presidente Vincenzo Franceri, si parla, tra l’altro, di sostenibilità, di prossimità e dialogo con i territori. Insomma, un quadro che prospetta novità proprio a partire dall’imminente via libera alla bigliettazione elettronica e tanto altro, come la Tourist Card, 7 giorni di bus con l’app “La Mia Liguria”. Tutto chiaro e positivo. Slancio.

E la Rsu, come vede la cosa? Mentre annuncia lo sciopero di domenica prossima, 13 luglio, spiega il suo punto di vista. “I vertici di Tpl Linea hanno descritto l’azienda come un gioiello della riviera, efficiente, in espansione, quasi una famiglia dove il personale si sente a casa. Ci sentiamo in dovere come RSU di dire la nostra ma soprattutto spiegare all’utenza i motivi che ci hanno spinto a fermarci, domenica prossima, con uno sciopero di 24 ore. Partendo dal primo punto che riguarda i mezzi che ormai tutti conoscono come fatiscenti e con grosse carenze strutturali – sottolineano i sindacati – si parla dell’arrivo di 100 mezzi, cifra che fa già sorridere visto che di solito 100 pullman arrivano in 10 anni, ma quando e soprattutto con quali soldi verranno acquistati? A noi sinceramente sembra il solito proclama – rispondono – Abbiamo chiesto il calendario con le date di arrivo e ovviamente non ci è ancora arrivato niente”. Poi la Rsu, prosegue. “Si parla della creazione di due nuovi depositi sicuramente utilissimi ma dove, quando? È stato considerato che se la nostra azienda ha l’obiettivo green ci vogliono più colonnine di ricarica, che gli autobus alimentati a GNL dovranno essere riforniti, che se saranno ubicati all’interno ci vorranno più tempi per i trasferimenti con ovviamente l’aumento dei Km in fuori servizio e per concludere, con quali soldi?”.

“La realtà – proseguono – invece racconta di un’azienda con una forte carenza di personale viaggiante che si è visto negare le ferie prenotate da mesi e al quale quotidianamente viene chiesto di svolgere lavoro straordinario senza considerare che una mansione così delicata per essere svolta nel migliore dei modi ha bisogno e diritto di tempi di recupero giusto, ma soprattutto ormai è diventata un luogo dove si respira un pessimo clima in ogni settore. Non possiamo dimenticarci il nuovo Piano Industriale che regolamenterà la nostra vita per 10 anni, dove sono previsti tagli al servizio, agli organici, esternalizzazioni di pezzi dell’azienda, e chiederci: ma dov’erano gli enti proprietari quando l’hanno firmato all’unanimità, a qualcuno di loro interessa il futuro dei lavoratori, dell’utenza, della provincia? Per concludere, vogliamo esprimere una nota di amarezza perché noi abbiamo provato a evitare questo sciopero ma nessuno degli interlocutori azienda, enti
proprietari, prefetto, ha voluto ascoltare le nostre motivazioni e, a questo punto, non possiamo che andare avanti con la certezza che per la garanzia del nostro futuro non ci fermeremo, quindi la situazione non potrà che peggiorare”.

Autore
Il Vostro Giornale

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