Savona, Di Padova resta: niente dimissioni per la vicesindaca

  • Postato il 11 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Elisa di Padova marco russo

Savona. Niente dimissioni per la vicesindaca di Savona, Elisa Di Padova. L’annuncio da parte del sindaco Marco Russo e la stessa Di Padova nel primo pomeriggio di oggi in Sala Rossa durante una conferenza stampa.

“Avevamo chiaro che fosse necessario prendere una decisione e renderla pubblica – esordisce il sindaco -. Abbiamo avuto bisogno di tempo per consentire a lei di recuperare quella serenità indispensabile per maturare una decisione. Abbiamo voluto esplicitarla attraverso uno scambio di lettere che renderemo pubbliche per rendere trasparente l’iter che abbiamo seguito”.

Nella lettera, Di Padova rimette le deleghe nella disponibilità del sindaco: “Ho commesso un grave errore nel mettermi alla guida quella sera, il conto più salato lo pago innanzitutto con me stessa e lo pagherò come ogni cittadino per aver assunto un comportamento che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Mi dispiace e mi scuso se posso aver deluso qualcuno. Con il mio comportamento ho messo in disficoltà te, la giunta e tutta la nostra comunità politica. Sono a disposizione a fare un passo indietro“.

Il sindaco ha risposto con un’altra lettera restuitendole le deleghe: “Il fatto accaduto è indubbiamento grave, abbiamo sempre sostenuto che anche nella vita privata bisogna testimoniare i principi che si affermano. Ma non possiamo dimenticare le tue qualità di amministratrice pubblica. Apprezzo che tu abbia voluto rimettere a mia disposizione le deleghe, ma se tu mi assicuri che ti senti di proseguire il tuo incarico, mantenendo il tuo entusiasmo, la tua convinzione, la tua generosità, la tua capacità ma anche la tua forza, facendo tesoro di quanto accaduto e testimoniando così l’importanza del rispetto delle regole che hai invece violato quella sera ma anche la capacità di riconoscere i propri limiti penso sia giusto resituirti le deleghe“.

“Sono soddisfatto per aver fatto un percorso il più profondo possibile insieme ad altre persone, è una decisione comunedi cui siamo profondamente convinti. Il tempo che abbiamo impiegato è stato indispensabile per fare questo percorso”, ha aggiunto il sindaco.

Relativamente a possibile polemiche della minoranza il sindaco spiega: “Per noi la vicenda si chiude qui, affronteremo le discussioni che si apriranno spiegando ulteriormente le ragioni che ci hanno portato a questa decisione”.

Per quanto riguarda l’ipotizzato cambio di deleghe (Di Padova ha politiche educative e formazione): “In questa vicenda – evidenzia il sindaco – non c’è una via di mezzo: o si ritiene che l’atto sia incompatibile con la funzione pubblica o si ritiene che non debba comportare la cessazione del ruolo e allora deve continuare in quello che faceva prima”. Di Padova aggiunge: “Questa esperienza dopo un momento di estremo dolore mi ha dato una consapevolezza e una forza nuova che mi fa dire che se riterremo io posso testimoniarla. Potremmo fare in modo che con la mia testimonianza una sottovalutazione di questo genere possa essere utile a evitare che altri ragazzi non facciano la stessa cosa“.

“Questa presidenza – commenta il presidente del consiglio Franco Lirosi – , in continuità con la posizione già a suo tempo espressa, dichiara la sua soddisfazione per l’esito della vicenda, nella considerazione che le doti personali, tecniche e politiche della Di Padova siano indispensabil per il proseguimento del positivo lavoro di questa pubblica amministrazione”.

LA VICENDA

Di Padova era rimasta coinvolta in un grave incidente stradale ed era risultata positiva all’alcol test (con un tasso alcolemico di 1,9). Dovrà rispondere dei reati di lesioni personali stradali gravissime e di guida in stato di ebbrezza.

L’episodio ha aperto una questione anche politica, sull’opportunità o meno per Di Padova di fare un passo indietro. Dopo tre settimane di silenzio da parte di sindaco e assessori è arrivata la decisione. Dopo giorni di confronti, partito (PD) e sindaco, difendendo il lavoro svolto in questi tra anni di amministrazione, hanno “blindato” la vicesindaca nel suo ruolo. Tra le ipotesi circolate nei giorni scorsi anche un cambio di deleghe (tra queste c’è anche quella alle politiche educative e formazione), opzione che è stata poi abbandonata.

Gli unici a esprimersi, dopo i primi momenti di vicinanza, con una posizione dura e netta nei giorni scorsi, sono stati i membri dell’opposizione (quasi) compatta. Per la minoranza le dimissioni erano l’unica via percorribile: “Sono incarichi che richiedono credibilità, autorevolezza e un esempio coerente rispetto ai valori che si proclamano – avevano detto. È evidente che l’episodio accaduto, al di là del percorso giudiziario che seguirà il suo corso, lascia una frattura difficile da ricomporre sul piano istituzionale”.

Autore
Il Vostro Giornale

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