Savona capitale della Cultura: modelli innovativi dell’abitare e del produrre
- Postato il 29 novembre 2024
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che la solitudine da isolamento sociale rappresenta una minaccia urgente per la salute globale. L’Us Surgeon General ha affermato che i suoi effetti sulla mortalità sono equivalenti a fumare 15 sigarette al giorno, maggiori di quelli associati all’obesità e all’inattività fisica. Negli anziani la solitudine è associata a un aumento del rischio del 50% di sviluppare demenza e del 30% di sviluppare malattie coronariche o ictus.
Un quadro per nulla rassicurante, ragion per cui nel dossier di candidatura della città a Capitale della Cultura 2027 si è deciso di attenzionare questo tema con importanti iniziative e progetti che ne limitino e contrastino il più possibile l’incidenza. Al centro del programma delineato vi è il Santuario di Savona.
Partiamo dall’inizio. La città, per le sue intrinseche caratteristiche demografiche, si qualifica come laboratorio naturale per lo studio di questa patologia, per prevenirla, curarla, o almeno mitigarne gli effetti devastanti sulla salute. “La fascia di età più colpita è quella degli over 65 che hanno perduto le connessioni sociali del lavoro, che hanno figli lontani, che perdono il coniuge e gradualmente vedono morire gli amici” si legge nel dossier.
In previsione dell’anno di Capitale, con un patto tra le 4 generazioni, verrà offerta loro la possibilità “di partecipare alla definizione dei contenuti degli appuntamenti culturali e scientifici; di aderire al progetto ‘Volontari per Savona 2027’; di collaborare per promuovere la storia e il futuro della città attraverso un’attività di scambio online, in uno spazio fisico di interazione che sarà ubicato presso i locali dell’ex Sant’Agostino; di prendere parte a un progetto di Co-Cult-Housing, volto a promuovere la co-gestione di servizi di assistenza e di attività di convivenza come il teatro di condominio, ospitando lavoratori culturali e giovani professionisti in un sistema di strutture alloggiative temporanee diffuse“.
Una forte ed importante azione di contrasto alla solitudine sarà sperimentata presso il Santuario, eretto in memoria ed omaggio della prodigiosa apparizione della Madonna al contadino Antonio Botta il 18 marzo 1536, divenuta festa patronale. L’edificio religioso sarà promotore non solo di un nuovo modello dell’abitare, ma anche “del produrre, per un re-design del tessile“.
L’intero borgo del Santuario, che oggi versa in una situazione di grave perdita demografica, a partire dal 2025, in coincidenza del Giubileo, sarà riprogettato come spazio culturale, valorizzandone lo straordinario
Museo, la mensa scolastica (realizzata con fondi Pnrr e futuro luogo polifunzionale), gli spazi verdi (di cui verrà promosso il ripopolamento) e “dando nuove funzioni agli spazi pubblici, per attrarre nuovi abitanti e giovani famiglie, così da affermare una delle principali caratteristiche di questo spazio come luogo
di cura“.
Al Santuario si trova una residenza protetta, “che vorremmo ripensare come luogo in cui siano protagoniste, grazie alle diverse forme di cultura, la vita e la bellezza. Ma oltre alla cura intendiamo lavorare sull’integrazione fra generazioni e fra diverse fedi religiose, dando seguito al Protocollo firmato da Comune, Diocesi e Opere sociali nonché ad un tavolo che riunisce da tempo tutte le religioni presenti a Savona” si legge ancora.
Poiché l’edificio nel 2008 è stato proclamato “Santuario Nazionale delle Confraternite d’Italia”, in preparazione al ventennale dal conferimento di tale titolo si promuoveranno spazi artigianali di manualità diffusi in tutto il borgo, collegati al patrimonio tessile del Museo. Con partner manifatturieri provenienti da tutto il Nord Ovest, si favorirà l’apertura di botteghe in grado di recuperare e riciclare tessuti di diverso tipo e stile, per ricavarne nuovi prodotti da mettere in vendita sia on site sia online, insieme agli abitanti più anziani con cui si attiveranno incontri settimanali di lavoro collettivo, sia manuale sia di racconto.
“Sarà una grande operazione di re-design su base culturale, che si configura coerentemente al fatto che ogni cento anni, a partire dal 1536, l’area si è rinnovata”: inizialmente venne eretto il Santuario; poi, nel Seicento, le cappelle votive; nel Settecento vide la luce la fontana della piazza; nell’Ottocento gli apparati decorativi della chiesa furono ripensati da un’équipe di artisti lombardi, in un elegante stile neoclassico; infine, per le celebrazioni del quarto centenario del 1936, fu installato un nuovo organo e l’abside fu affrescato da Eso Peluzzi.
Al Santuario, per concludere, già si svolge il più prestigioso festival mandolinistico internazionale, grazie al Maestro Aonzo. Nel 2027, questo sarà ampliato con concerti e master class “che attireranno giovani talenti da tutto il Mediterraneo”. Inoltre, in collaborazione con l’Associazione “Corelli e Feniarco”, il 21 giugno si terrà una grande festa in occasione della giornata mondiale della musica, con i cori delle Confraternite provenienti da tutte le città “gemellate” con Savona ed accolte dal Priorato di Savona. “Un grande appuntamento con un finale in cui tutti i cori canteranno insieme, all’unisono”.