Sanità, Natale e Piccardo (PD): “Liguria retrocessa nelle cure essenziali”. La replica dell’assessore regionale
- Postato il 3 settembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Regione. “Solo 13 Regioni italiane su 21 hanno raggiunto gli standard essenziali di cura nel 2023 e tra queste non c’è la Liguria. I dati forniti dalla Fondazione Gimbe sulla Liguria confermano quello che diciamo da anni: il sistema sanitario ligure con questa destra al governo della Regione è solo peggiorato”, così il segretario del PD Liguria Davide Natale e la responsabile sanità del PD regionale Katia Piccardo commentando i dati della Fondazione Gimbe sui livelli essenziali di assistenza.
“Il dato – spiegano – è preoccupante, il peggioramento delle performance dimostra che siamo di fronte a politiche sanitarie sbagliate e controproducenti, servono maggiori risorse. La bocciatura della proposta di legge presentata dalla segretaria nazionale del PD Elly Schlein che avrebbe immesso nel sistema 4 miliardi di euro, per rilanciare la sanità pubblica, mostra, ancora una volta, la mancanza di attenzione ai reali problemi dei cittadini da parte di questa destra al governo nazionale e regionale”.
“Alla luce di questi dati serve un’inversione di tendenza netta che purtroppo non vediamo nelle scelte messe in campo da Bucci che sono in perfetta continuità con quelle del governo Toti. Un fallimento che continua ma che i liguri non meritano”, concludono.
“Secondo quanto rilevato da Fondazione Gimbe la Liguria sulla valutazione complessiva degli adempimenti LEA ha fatto registrare risultati complessivamente positivi, sia nell’ambito dell’assistenza ospedaliera che in quello dell’assistenza distrettuale. Quest’ultima, in particolare, ha evidenziato performance ben al di sopra dei livelli di riferimento stabiliti dal Ministero, soprattutto nelle aree considerate prioritarie per la tutela della salute pubblica”. Così l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò in merito ai dati diffusi da Fondazione Gimbe.
“Per quanto riguarda invece l’ambito della prevenzione – spiega ancora Nicolò -, l’unico indicatore risultato al di sotto della soglia stabilita è stato influenzato da un disallineamento nella trasmissione dei dati al Ministero. Si tratta quindi di un’anomalia di natura tecnica, che non riflette la reale situazione dei servizi erogati sul territorio. Il problema è già stato individuato e corretto, e i dati aggiornati saranno regolarmente trasmessi nel monitoraggio relativo all’anno 2024”.