Savona, lo sfogo di un amministratore: “Noi ‘ostaggi’ della differenziata. C’è chi piange perché non sa che fare dei pannoloni della figlia”
- Postato il 2 settembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Gent.mo Direttore,
mi chiamo Pomerano Franco, sono un Amministratore Condominiale e mi scuso se da un paio di mesi a questa parte ho abusato della Vostra cortesia e della Vostra generosa ospitalità per “coprirvi di immondizia”. Come bene dice mia moglie: “sei come un disco rotto” con la Tua stancante nenia sulla raccolta differenziata “che non funziona“, “che discrimina“, “che fa arrabbiare tutti”, “che sporca una città, già sporcacciona di suo“, ecc. ecc. …….. E’ vero, è tutto vero, è tutto (purtroppo) vero!
Ma è altresì vero che io (l’Amministratore Condominiale) da alcuni mesi a questa parte, mio malgrado, sono “ostaggio” dell’immondizia e volente e/o nolente non riesco a fare altro per “difendermi”, “per legittima difesa (si capisce!), dall’immondizia! Già dal mattino inizio a ricevere le prime telefonate e le prime news dei miei “affezionati ed amati condomini” che mi aggiornano sulle “malefatte, in tempo reale” della Sea-S del tipo: “questa notte si sono dimenticati, e non sono passati! Ma solo da noi, mentre hanno ritirato la differenziata al civico 1!” oppure: “perché non ci hanno ancora dato i bidoni condominiali come gli altri, ma abbiamo i mastelli singoli?”, “ma poi ce li daranno?” “e se sì, quando?”. Sino ad arrivare ai paradossi umoristici, (e Vi assicuro che è la pura verità) quando per esempio un anziano condomino si è presentato nel mio studio dicendomi: “ragioniere, mi dica la verità: ma lei mi giudica stupido? O ignorante? Perché anche se non sembra, guardi che io ai miei tempi ho fatto sino alla sesta elementare!, e non era poco!” al che rispondevo “ma no, che cosa dice! Perché deve farsi di questi problemi!” l’immediata risposta fu: “e allora, ma perché, a me non mi hanno dato i bidoni intelligenti?”.
Purtroppo ho avuto anche situazioni ed incontri dai toni anche tristi, imbarazzanti ed a volte anche drammatici! Una signora ad esempio, con una situazione famigliare molto pesante, con una figlia con numerose gravi invalidità, dopo alcune telefonate alle quali evidentemente non avevo saputo dare una risposta sufficientemente esauriente, si presentava in Ufficio e piangendo mi chiedeva: “ma io, mi dica come devo fare con i pannoloni di mia figlia! Avendo solo i mastelli o i sacchetti, come faccio a tenerli in casa prima di portarli poi in strada?
È per questo e altro ancora che non mi rassegno! E non posso accettare supinamente l’attuale stato di cose e che approfitto dell’occasione, e della Vostra preziosa ed ambita “cassa di risonanza” e larga ed apprezzata diffusione per sottoporvi l’ennesima richiesta e rivendicazione. Ringraziandovi ancora per il Vostro prezioso ed insostituibile servizio, porgo sinceri attestati di stima e di riconoscenza!