Sanità Calabria: Occhiuto firma l’accordo con l’Emilia Romagna anti- emigrazione sanitaria
- Postato il 20 novembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Sanità Calabria: Occhiuto firma l’accordo con l’Emilia Romagna anti- emigrazione sanitaria

Per la sanità in Calabria, Roberto Occhiuto ha firmato l’accordo con l’Emilia-Romagna per limitare l’emigrazione sanitaria e ha confermato il potenziamento dell’Annunziata di Cosenza.
“Firmato l’accordo con l’Emilia-Romagna”. Sono le parole del presidente Roberto Occhiuto, questa mattina (20 novembre 2025) presente all’ospedale di Cosenza per una visita informale insieme al direttore generale aziendale Vitaliano De Salazar. L’accordo, licenziato questa mattina con un decreto del commissario ad acta e anticipato nei giorni scorsi, punta a contenere l’emigrazione dei pazienti calabresi in Emilia Romagna prevedendo tetti di spesa soprattutto per il privato accreditato. Un’intesa che non “taglia” tutte le prestazioni, a partire da quelle ad alta complessità.
ACCORDO CON L’EMILIA ROMAGNA E ANCORA PER LA SANITÀ IN CALABRIA SI PUNTA AL POTENZIAMENTO DELL’ANNUNZIATA E NUOVA CARDIOCHIRURGIA
Il passaggio di Occhiuto è servito anche a stemperare le polemiche degli ultimi giorni sul futuro dell’azienda e il progetto del nuovo ospedale che sorgerà a nord dell’area urbana, a ridosso dell’Università della Calabria. La visita, ufficialmente per verificare l’avanzamento dei lavori della nuova Cardiochirurgia, è anche un segnale politico. “Nessuna volontà di smantellare l’Annunziata, lo dimostra anche questo investimento sulla Cardiochirurgia. C’è l’intenzione di potenziare questo presidio. Ogni anno la Regione spende 10 milioni in mobilità passiva per Cardiochirurgia, in questo ospedale stiamo già dimostrando che si può creare anche mobilità attiva”
LA QUESTIONE DEL NUOVO OSPEDALE E LA SANITÀ TERRITORIALE
Nessuna possibilità di lasciare attivi due ospedali, una volta terminata la nuova struttura di Arcavacata di Rende, così come proposto dal Comune di Cosenza. “Chi parla di policlinico – ha detto Occhiuto – non conosce la legge. Oggi esistono soltanto le aziende ospedaliere universitarie. Nei pronto soccorso di tutta Italia c’è un affollamento improprio proprio per mancanza di sanità territoriale. L’obiettivo è dare risposte appropriate alla cittadinanza e l’ospedale deve essere la parte terminale di questo percorso. Un investimento sulla sanità territoriale, dunque, dovrebbe essere visto come qualcosa di positivo”. Le polemiche dunque “sono fisiologiche, conta cosa si sta facendo”. Cardiochirurgia dovrebbe aprire a gennaio 2026. “Per dicembre finiranno i lavori, poi ci saranno collaudi e assunzioni”, procedure di reclutamento già avviate dall’azienda ospedaliera di Cosenza.
E ancora sul nuovo ospedale: “È stata la città di Cosenza a votare per uno spostamento a nord con la scelta di Vagliolise, che è in zona R4. Non si può costruire lì. Ovunque i nuovi ospedali stanno nascendo ai confini delle città o vicino alle università”.
IL DE-COMMISSARIAMENTO E GLI EMENDAMENTI LOTITO
Altro punto sono gli emendamenti alla legge di Bilancio presentati in Commissione dal senatore Claudio Lotito, peraltro vincitore di un mega appalto milionario per i servizi di pulizia all’Asp di Cosenza, che puntano a dichiarare l’uscita dal commissariamento e dal piano di rientro già soltanto con soglie Lea appena sufficienti e un saldo attivo in bilancio, proprio il caso specifico calabrese. “Sono emendamenti che ho stimolato io – dice Occhiuto – sarebbe un grande colpo ma è difficile”.
DIBATTITO IN CONSIGLIO E NUOVI SOTTOSEGRETARI
Infine un passaggio sul consiglio regionale in programma oggi. Anche la polemica sull’introduzione dei sottosegretari viene rispedita al mittente. “Cercherò di spiegare la mia visione di Calabria per i prossimi cinque anni. La legge nazionale ci dice che possiamo ma mi sembra assurdo polemizzare sullo Statuto. I sottosegretari ci sono in tutte le regioni”.
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