San Francesco rivive in 10 città attraverso la scultura contemporanea. Il progetto per celebrare gli 800 anni dalla morte del santo
- Postato il 19 ottobre 2025
- Cultura
- Di Il Fatto Quotidiano
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Da molti anni si fa un gran parlare di “museo diffuso”, concetto tagliato su misura per la vastità numerica, qualitativa e geografica dei beni culturali presenti praticamente in ogni angolo della Penisola. Una larga parte di questi beni sono “immobili” (come edifici, chiese etc..), alcuni dei quali si rivelano splendidi contenitori di altri beni (stavolta “mobili” come dipinti, sculture, disegno, gioielli etc..) che tutti insieme testimoniano il livello raggiunto dalla nostra civiltà. Ai più potrà sembrare il risultato di secoli, anzi millenni di politiche che oggi definiamo “culturali”, ma non possiamo non chiederci: e oggi? C’è qualcuno che può avere l’ambizione di creare opere destinate a durare nel tempo? Certo che c’è, ed è stata una gallerista fiorentina, Francesca Sacchi Tommasi, a concepire un’idea che, al tempo stesso, intende valorizzare l’arte e celebrare un anniversario di quelli potenti: gli 800 anni trascorsi dalla morte di San Francesco.
Il progetto, che si intitola Sculture-Nuovi segni, prevede la realizzazione di 10 sculture dedicate al Patrono d’Italia da parte di altrettanti artisti affermati nel campo della scultura figurativa. L’operazione si inserisce nelle iniziative promosse dal comitato nazionale per la celebrazione dell’800esimo della morte di Francesco d’Assisi – presieduto dal poeta Davide Rondoni.
Le 10 opere, in bronzo o marmo, reinterpreteranno la figura e i valori di San Francesco, focalizzandosi su temi come l’umiltà, l’amore per la natura, gli animali e il messaggio di pace, di cui si percepisce un gran bisogno in questi tempi. Gli artisti coinvolti sono Giovanni Balderi, Bertozzi & Casoni, Marianna Costi, Vivianne Duchini, Giuliano Giuliani, Ettore Greco, Ernesto Lamagna, Elena Mutinelli, Ugo Riva, Nicola Samorì. Secondo la propria sensibilità, ognuno di essi sta già producendo la propria opera che, nel caso di quelle in bronzo, vedono coinvolte alcune delle più note fonderie artistiche italiane, mentre per le opere lapidee, sono stati scelti materiali di eccellenza provenienti da cave di provato valore.
Alla fine avremo 10 opere – sculture singole o gruppi scutorei – assolutamente originali, realizzati da artisti di fama, che saranno collocate in modo permanente in 10 città italiane, le cui amministrazioni hanno aderito all’offerta del comitato. Le città coinvolte sono Anacapri (Napoli), Ascoli Piceno, Celano (L’Aquila), Cortona (Arezzo), Frosinone, Lampedusa (Agrigento), Lerici (La Spezia), Rieti, San Severo (Foggia) e Santa Maria di Leuca (Lecce).
Le sculture saranno inaugurate a partire da marzo 2026. Ogni artista sarà abbinato a una città specifica per creare un dialogo tra l’opera e il luogo che la ospita, valorizzando le peculiarità storiche e culturali di ogni sito. Questo rende l’iniziativa un vero e proprio “cammino” d’arte e di spiritualità che i visitatori potranno percorrere in tutta Italia. Il progetto Sculture-Nuovi segni entrerà nel vivo tra circa sei mesi, quando a primaverà sarà dato il via alle inaugurazioni celebrative della figura del Santo in Italia, con la collocazione della scultura dell’artista argentina Vivianne Duchini a Lerici.
L’anteprima del progetto si è tenuta il 4 ottobre, giornata che il calendario storicamente dedica al Santo di Assisi, nel giardino del Padiglione Italia all’Expo di Osaka, in Giappone: è stato svelato al pubblico il San Francesco riceve le stimmate (foto in alto) opera in bronzo della scultrice modenese Marianna Costi – che raffigura il Santo che riceve il Segno Divino e appare piegato dall’estasi e dalla paura mentre si trova in preghiera su di un masso –, appositamente realizzata in dimensione ridotta di 80 centimetri (l’opera in via di realizzazione che invece misurerà 240 di altezza) e che alla fine dell’Expo resterà a Osaka.
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