Salvini tira dritto sulla Diga: “Obiettivo 2026”. E sulla Gronda: “Nessun dubbio che si farà”

  • Postato il 11 ottobre 2024
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Genova. La Diga? “L’obiettivo è mantenere i tempi previsti”. La Gronda? “Sono sicuro che la pagherà Autostrade”. Il ministro Matteo Salvini non si muove di un centimetro sulle grandi opere infrastrutturali al centro della campagna elettorale: la prima in ritardo sulla tabella di marcia dei lavori (ma il sindaco-commissario Bucci guarda al progetto complessivo e parla di anticipo), la seconda appesa all’incognita dei finanziamenti con pesanti extra costi ancora da coprire.

Il leader della Lega ne ha parlato oggi a margine di un convegno sulla tutela del paesaggio nella sede del Tar – immancabile la battuta: “Per fortuna è solo un tribunale amministrativo” – prima della visita al gazebo della Lega in centro e del successivo pranzo di autofinanziamento al ristorante Nazionale di Pontedecimo.

Generico ottobre 2024

“L’obiettivo è chiudere i lavori entro novembre 2026 – ribadisce Salvini a proposito della nuova diga di Genova -. Ieri in Cdm c’è stato un passaggio importante nel nome della tutela ambientale e dell’economia circolare: i materiali di scavo di altri cantieri, penso al tunnel e al porto, verranno usati per riempire i cassoni della diga. Si risparmiano soldi e tempo, si evitano centinaia di Tir in giro per la Liguria”.

Il candidato presidente del centrosinistra Andrea Orlando ha fatto notare che al momento sono stati posati solo 4 cassoni su 105 e la demolizione della vecchia diga, prevista a partire dal 9 ottobre, non è ancora iniziata. Ma il ministro non si scompone: “L’obiettivo è mantenere i tempi previsti”.

La Gronda costerà 6-7 miliardi anziché i 4,7 previsti e non è chiaro ad oggi dove verranno trovati questi soldi. L’obiettivo è spalmare gli investimenti sulla vita utile delle opere, e non sulla durata della concessione. Salvini e Rixi ne parlano da settimane, ma una risposta definitiva ancora non è arrivata. “Sono i privati, Autostrade per l’Italia, che hanno da contratto questa concessione – rimarca il ministro -. Stiamo ragionando coi privati, i denari sono i loro, il contratto c’è. Non ho dubbio alcuno che la Gronda si farà. Le risorse ce le mette Autostrade. Stiamo lavorando con tecnici e amministratori di Aspi per il piano economico complessivo. Tutti gli investimenti che Autostrade ha garantito di fare sono sicuro che li farà.

Ieri, intanto, a breve distanza dal punto stampa di Salvini – cioè al Mako di corso Italia – è andata in scena la prima (e forse unica) uscita pubblica di Giovanni Toti in campagna elettorale a sostegno della sua storica portavoce Jessica Nicolini, candidata nella lista civica di Bucci. Potrebbe essere un punto di debolezza per il centrodestra? “Sono orgoglioso di nove anni di amministrazione di centrodestra con tanta Lega – risponde Salvini – perché se la Liguria ha cambiato passo e adesso è ai primi posti in Italia per tanti indicatori di benessere e ricchezza è grazie ai liguri ma anche grazie a una Regione passata allo sviluppo. Rivendico assolutamente nove anni di buon governo e penso che Marco Bucci potrà raccogliere questa eredità e fare tanto altro nei prossimi cinque anni”. E se tornasse in politica? “Questa sarà una sua scelta perché immagino che abbia passato mesi non tranquilli, però io non sono uso dare responsabilità ad altri, scappare o dimenticare”.

Toti però ha patteggiato per corruzione impropria, mentre Salvini si prepara ad affrontare la sentenza nel processo Open Arms: “Non ritengo di aver commesso nessun reato. Non commento le strategie difensive di altri, ogni avvocato fa bene il suo mestiere. Io ho un avvocato di cui mi stra-fido ma non ho alcuna intenzione di riconoscere nessun errore perché contrastare l’immigrazione clandestina continuo a ritenere che fosse un mio dovere, non un mio diritto. Dovrei avere più carcere di un pedofilo: è estremamente curioso. Sarò in aula a Palermo venerdì prossimo, conto di essere assolto perché ritengo di aver fatto il mio dovere“.

L’obiettivo della Lega alle elezioni? “Più lontano andiamo e meglio è. L’importante è vincere, se non si vince il rischio è di fermare tutto. In democrazia è giusto così, ma nella coalizione di sinistra c’è gente che i cantieri che stiamo portando avanti li vorrebbe fermare. Penso alla Gronda che sarà fondamentale per Genova e la Liguria: qualcuno vorrebbe ripensarci. L’importante è riconfermare la continuità di buon governo e progresso. Poi è chiaro che come Lega conto di avere un ottimo risultato, abbiamo come capolista uno dei protagonisti del modello Genova e del rinascimento ligure. Più di questo è difficile fare”, conclude Salvini.

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Genova24

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