Salone del Libro, “Fabio non fa mai la pipì in sei ore di Che tempo che fa”: Fazio, Venier, Littizzetto e la tv fatta con leggerezza

  • Postato il 16 maggio 2025
  • Libri E Arte
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Ve lo ricordate Tre cuori in affitto? Mara (Venier), Luciana (Littizzetto) e Fabio (Fazio). Potrebbero davvero essere gli interpreti giocosi di una sit-com dove ci si prende in giro con ferocia fino alle lacrime. Nella sala Oro del Salone del Libro 2025 ecco il terzetto sfilare sul palco delle medie occasioni. Per quelle galattiche c’è l’Auditorium, ma è giovedì e c’è poca ressa. Chiediamo a due signore liguri che impazziscono per Fazio nemmeno fosse Brad Pitt. “Ma hanno per caso scritto un romanzo, un saggio, un manuale della tv?”. Una risponde perfino piccata: “Perché? mica è obbligatorio”. Già. Lo spiega anche Annalena Benini che un anno fa a Lucianina, per non far apparire cattiva la svolta Meloni sotto la Mole, ha assegnato il tema della “Leggerezza”. Così l’incontro non letterario “fare tv con leggerezza” è una rimpatriata tra amici che raccontano un po’ di carriera, paturnie, disgrazie, vene varicose. I primi venti minuti sono una partita a tennis, a rovescio risponde dritto, a lungo linea una volée, con Fazio che finalmente tira fuori un po’ di gustoso sense of humor seppellito sotto anni di burionate e papi.

E si scopre proprio che nel 1987 il conduttore di Che tempo che fa fece la sua prima intervista in carriera alla Venier per il programma tv, Jeans. Venier era protagonista 37enne di Caramelle da uno sconosciuto. “Eri tenerissimo, riccio, riccio”, gli fa la conduttrice di Domenica In. Interviene la Littizzetto: “Lui nella vita rompe i coglioni”. “Tu invece metti tutti a tuo agio”, risponde Fazio. E via così con la Venier che ricorda quando il “cinema all’improvviso la abbandonò”, gli anni da stracciarola a Campo de Fiori, le telefonate con l’ex Renzo Arbore, e il copione di Diamanti di Ozpetek, con il quale è tornata al cinema dopo 30 anni: “Quando Ferzan me l’ha inviato per leggerlo non ci ho capito niente, poi l’ho fatto leggere a mio marito che è produttore e non ci ha capito niente nemmeno lui”.

Fazio che imita Grillo e ricorda i tempi di Blackout. “Facevi l’imitatore e ti vestivi con quegli orribili gilet”, esplode sorniona Lucianina. Poi è tutto un ti invito io, mi inviti tu, ti invito io, mi inviti tu. Littizzetto che svela come Fazio non vada mai a fare pipì in sei ore di trasmissione (“cos’è non hai la prostata?”). E Venier che la chiude da marmorea eterosessuale in tempi di fluidità spicciola. Venticinque anni fa, hotel londinese, intervista ad Antonio Banderas. “Ogni tanto entrava Melanie Griffith e lo baciava, poi andava via. Poi tornava, altro bacio e via di nuovo”, spiega zia Mara. “Io ero un po’ in crisi d’amore, tanto per cambiare e li vedevo così felici, aveva quasi invidia. Allora gli chiedo: cos’è per te la felicità? E lui: un colpo di vento che mi accarezza i capelli. Quel colpo di vento mi è rimasto in testa. Era bono come pochi”.

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Il Fatto Quotidiano

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