Salario minimo e diritto alla casa, Tursi dichiara inammissibili le proposte di delibera
- Postato il 15 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. La giunta Piciocchi ha dichiarato inammissibili le due proposte di delibera popolare su salario minimo per chi vota negli appalti pubblici e diritto alla casa. A riferirlo è Genova che osa, organizzazione che aveva presentato le due iniziative insieme ad Arci, Spi Cgil e Social Forum.
Il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi, candidato del centrodestra, conferma e parla di “motivazioni tecniche“. Le proposte, secondo quanto riferito, sono state respinte dalla segreteria generale perché non sono state presentate nei termini di legge.
“Motivi pretestuosi – denunciano i promotori -. In poche parole il comune ha impedito ai cittadini e alle cittadine di usare uno degli strumenti fondamentali della democrazia diretta. Non è un errore tecnico. Non è un malinteso. È una scelta politica chiara: mettere a tacere le istanze progressiste che arrivano dal basso. La maggioranza di Piciocchi ha dichiarato queste proposte inammissibili, ignorando i precedenti degli altri comuni italiani, criticandone la forma scritta o dichiarando l’impossibilità del comune di occuparsi di tali temi“.
La proposta sul diritto alla casa prevedeva di censire gli alloggi sfitti pubblici e privati, fermare la svendita dell’edilizia residenziale pubblica, rimettere le case sfitte a disposizione delle persone a canone concordato. In tema di salario minimo, invece, lo scopo era garantire almeno 9 euro l’ora a chi lavora negli appalti del comune di Genova, seguire una ricognizione sugli appalti già in corso ed istituire un report semestrale sugli appalti.
Ma le associazioni che hanno lanciato l’appello non si tirano indietro: “Per far discutere le delibere servivano 2mila firme: le raccogliamo lo stesso per dimostrare che la città è con noi, che le persone vogliono che questi temi siano affrontati. Consegneremo le firme alla candidata del centrosinistra Silvia Salis e le chiederemo un impegno pubblico su questi temi: se verrà eletta, dovrà portare avanti queste battaglie dentro il Comune”.