Salari inadeguati e irregolarità nei lavori del turismo in Liguria, l’appello di Uiltucs
- Postato il 31 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Il settore del turismo impiega in Liguria 81.485 addetti di cui 62.820 dipendenti e 18.665 lavoratori in somministrazione. Il comparto è un insieme di attività molto diverse tra loro che nasconde profonde criticità strutturali, in particolare sul fronte del lavoro, della sostenibilità ambientale e sociale. Se non si fa chiarezza, per la Uiltucs si rischia di compromettere la capacità di traino del turismo per l’economia italiana.
Nonostante la ripartenza del settore a partire dal 2023, secondo la Uiltucs Liguria, la fuga dal comparto, che si traduce con una forte carenza di personale qualificaton non è colmabile nel breve e medio periodo.
“Le cause vanno ricercate nelle condizioni di lavoro in un settore che rischia di essere occasionale per i lavoratori o di secondo impiego. Per questo, occorre un patto sociale di salvaguardia – spiega Marco Callegari, segretario generale Uiltucs Liguria – I salari sono inadeguati: dal 2007, le retribuzioni orarie nei servizi di alloggio e ristorazione sono aumentate solo del 25% nominale, meno della media italiana che si attesta sul 28% e molto meno della manifattura che registra un 45%. Gli aumenti salariali per i dipendenti sono arrivati solo nella seconda metà del 2024, dopo anni di stagnazione, nonostante le aziende abbiano aumentato i loro profitti scaricando i rincari sui clienti”.
L’aumento degli occupati nasconde una realtà amara: prevalgono lavoratori precari e a ridotti orari contrattuali. L’83,2% dei dipendenti ha una qualifica bassa, con scarse possibilità di crescita professionale, anche a causa del nanismo delle imprese.
“Il settore è caratterizzato da orari antisociali, carichi elevati e, talvolta, contratti irregolari – prosegue Callegari – L’irregolarità mina la lealtà competitiva e i diritti dei lavoratori. È indispensabile una lotta senza se e senza ma all’evasione fiscale, al lavoro nero e al dumping contrattuale. Inoltre, abbiamo la necessità di adeguare il sistema degli ammortizzatori sociali che penalizza, in particolare, i lavoratori stagionali e discontinui”.
L’attuale regime di supporto alla disoccupazione involontaria ha ridotto il periodo di disoccupazione da 6 a 3 mesi a fronte di 6 mesi di lavoro, allontanando professionalità dal settore. È necessario un intervento specifico per uscire da una visione punitiva dello stato di disoccupazione.Su questi temi la Uiltucs Liguria ha richieste urgenti: “Per rilanciare questo comparto occorre un progetto che metta a sistema i turismi, a partire dal buon lavoro finora svolto con il patto per il turismo che però va migliorato per dare dignità al settore. Come? Bisogna puntare in maniera più importante, in termini di premialità e incentivi, ad assumere a tempo indeterminato o stabilizzare la forza lavoro a tempo determinato, occorre poi l’apertura di un tavolo permanente di settore che abbia lo scopo di coinvolgere tutti i soggetti interessati per governare nuovi processi utili anche ad allungare la stagione turistica. Rifiutiamo la logica occasionale del turismo, rilanciamo con amore e dignità per una categoria che ha tanto da dare allo sviluppo della Liguria”, chiude Callegari.
Hanno preso parte all’iniziativa Luca Lombardi, assessore al Turismo Regione Liguria; Samantha Merlo, segretaria nazionale Uiltucs; Fabrizio Marti, Consiglio provinciale Ordine dei Consulenti di Genova; Aldo Werdin, Confcommercio Federalberghi Liguria; Laura Gazzolo, Vice presidente della sez.Turismo di Confindustria Genova; Andrea Dameri, direttore generale Confesercenti Liguria; Maurizio Caviglia, segretario generale Camera di Commercio di Genova; ha coordinato il panel: Giada Campus, responsabile ufficio stampa Uil Liguria.